Un Natale strano, più del solito

Un Natale strano come questo non s’era mai visto,
non immagino cosa ne penserebbe il Cristo,
che di solito trova pastori e Re Magi,
ma quest’anno non troverà nemmeno omaggi.

Siamo tutti rintanati in casa per le feste,
e ormai i cenoni si fanno in videochiamata,
e scordarci pur possiamo la tombolata,
parenti, solo due al massimo ne possiamo vedere,
se sanzioni non vogliamo avere.

Immagino cosa penseranno poi,
le generazioni successive a noi.
Diciamo che saremo considerati incoscienti,
dato che lasciamo i terreni in condizioni fatiscenti,
i mari pieni di plastiche inquinanti;
i ghiacci dei poli che sciogliendo si van pian piano,
e prima o poi,
più prima che poi,
buona parte, se non tutte, le isole del mondo verranno sommerse,
e poco rimarrà di terre emerse.

Quindi se oltre al Covid,
ci aggiungiamo la nostra parte,
di certo da non si andrà da nessuna parte.

Perciò buon Natale a tutti,
sperando che il Covid porti meno lutti
e che il vaccino tutti ci salvi,
altrimenti possiamo tutti andar a recitar un paio di salmi.

Gabriele Ingrassia