Droghe: un pericolo da combattere

Di Valentina Riva

Con il termine droga ci riferiamo ,comunemente, a tutte le sostanze vegetali e chimiche che, introdotto nell’organismo, sviluppano un’azione eccitante, stupefacente o allucinogena, modificando l’equilibrio psicofisico di chi l’assumo e producendo effetti più o meno temporanei o dannosi.

La vita è un equilibrio sopra la follia, ci sono alti e bassi, belle e brutte situazioni che si devono attraversare e superare, perché il tempo non si ferma mai. Ma la vita pur essendo qualcosa di imprevedibile e per chi crede nel destino, «già scritta», a volte si imbatte in atti sconsiderati. Uno di questi che purtroppo affligge la fascia dei giovani è la droga. Ebbene sì, non si sa, perché ma i giovani trovano nell’uso di queste sostanze una via d’uscita, una via di salvataggio da un mondo in cui non si sentono soddisfatti. Nella società attuale ci sono vari tipi di tossicodipendenza, tra i quali l’alcolismo e le sostanze psicoattive. L’alcolismo è legalizzato ma con dei limiti da rispettare, pensando erroneamente che non facciano male più di tanto alla salute e di questo argomento se ne parla poco o quasi per niente. La «droga», o meglio la tossicomania, costituisce, da alcuni decenni e da alcune generazioni, un problema per giovani, genitori, educatori, famiglie. Si comincia dal gradino più basso, quello delle droghe leggere, che comprendono la marijuana e l’hashish. Entrambe sono assunte attraverso il fumo, molti sono quelli che cominciano per scherzo e poi si ritrovano ad essere schiavi della droga, quindi poi diventa difficile uscirne. Dalla Marijuana  e dal Hashish si passa poi man mano alle droghe pesanti come l’eroina, la cocaina e l’ecstasy, ancor più pericolose perché vengono unite ad altre sostanze chimiche, cancerogene e nocive per la salute. Molto spesso i ragazzi che si sono trovati a fumare una sigaretta di marijuana o hashish non vengono puniti come si dovrebbe dalle autorità perché si pensa che un semplice spinello non possa fare nulla. Dopodiché, se non saranno eliminate le cause, che sono in lui, negli altri, nell’ambiente, nella società, il «drogato-malato» tornerà a drogarsi come prima. In conclusione, la droga è un modo sbagliato di interpretare e godere la vita, ci sono tanti modi per ricercare la felicità attraverso la fiducia dei propri cari da piccoli, degli amici quando si diventa un po’ più grandi e più in avanti attraverso l’amore.