Siamo siciliani, la nostra cucina è apprezzata in tutto il mondo, siamo uomini e donne abituati alla fatica, persone calorose, manifestiamo apertamente il nostro affetto. Viviamo in questa isola meravigliosa, terra di miti, di storia, d’arte, terra di mare, di pianure e montagne. Terra di cultura e spiritualità. Noi che siamo orgogliosi della nostra terra, noi che per onorarla facciamo l’impossibile.
Tuttavia, molte volte, non la onoriamo come dovremmo ed altre volte, spesso, siamo ricordati per la mafia che fa parte della nostra storia. La mafia è una delle cose peggiori che possa essere capitata a questa terra, ma vive tutt‘ oggi in mezzo a tutti noi. I ragazzi sono la prova di tutto ciò. Io sono una di loro e faccio caso a ogni minimo particolare. È improntante essere rispettati qui. Noi ragazzi viviamo in una terra distrutta dalla mafia che agisce di nascosto. Non sarà facile debellarla. Mi capita di vedere anche figli di mafiosi che non vengono aiutati. Perché non si dà una seconda chance a queste persone? Invece di condannarli per peccati per cui sono stati costretti? Dobbiamo combattere per questa terra, per risollevarla, per darle il valore che si merita. E’ necessario creare una società, in cui il vero e unico uomo visto con onore, è l’uomo onesto. La mentalità mafiosa è anche un fattore culturale e non è facile combattere ciò che vive inconsciamente nelle menti di ognuno di noi. Ci proviamo e riproveremo, combattendo e sperando di annientare questo male, questo veleno che fa morire la nostra terra. Aiutiamola, perché lei ci ha creati.
Foto e testo di Vittoria Bonadei, IV F
