Bridgerton: tra amore e pettegolezzi

Bridgerton è la nuova serie tv Netflix, creata da Chis Van Dusen e basata sui romanzi rosa di Julia Quinn. Bridgerton, composta da otto episodi, è uno strano, ma particolare miscuglio di serie tv già note. C’è chi l’ha paragonata a Downton Abbey, perché entrambe sono delle period drama, telefilm in costume. Ambientate nel Regno Unito, narrano le vicende di due famiglie in vista. Bridgerton viene paragonata anche a Gossip Girls per gli articoli della misteriosa Lady Whistledown che fa girare quotidianamente i pettegolezzi tra la nobiltà.

La serie, fin da subito amata dal pubblico femminile, ci trascina  in un mondo fatto di amori, segreti, balli e scandali, sullo sfondo di una Londra ottocentesca, quella dell’Era Regency. Bridgerton presenta un cast multietnico, dove accanto ad attori bianchi, ci sono attori di colore che interpretano personaggi nobili e membri della famiglia reale, un elemento che rompe completamente con i personaggi del romanzo della Quinn e che crea stupore.

Altro elemento importante della serie è la figura femminile: le protagoniste cercano sempre di mostrarsi e di farsi valere, con lo scopo di non essere considerate solo come mogli e madri.
La storia inizia mostrandoci il momento dell’anno, in cui le ragazze nobili vengono presentate alla società, la cosiddetta stagione, con la speranza di trovare marito e sistemarsi. Tra le tante famiglie nobili spicca la numerosa famiglia Bridgerton, composta da otto fratelli tra cui Daphne, la figlia maggiore, la debuttante, che si guadagna il titolo di “diamante della stagione” dalla regina Charlotte, moglie del re Giorgio III.
Entra poi in scena il duca di Hastings, Simon Basset, infastidito perché molto richiesto dalle madri delle giovani debuttanti londinesi che sperano di accaparrarlo per le loro figlie.
Daphne e il duca di Hastings si incontrano durante un ballo e decidono di stringere un accordo: faranno credere che tra loro c’è un corteggiamento. Così, il duca si libererà delle matrone e Daphne, invece, potrà così attirare l’attenzione di alti partiti della società londinese. Purtroppo o per fortuna, questo accordo fallirà perché i sentimenti prenderanno il sopravvento.
Perché guardare Bridgerton? Per i costumi, per l’accento inglese (consiglio di guardarlo in lingua originale) e poi, naturalmente, per il duca di Hastings. Non resta che immergersi in questo mondo per conoscere tutti i dettagli, con la certezza che anche a Jane Austen la serie sarebbe piaciuta.

Beatrice Litteri, IV F