Intervista a una studentessa positiva al Coronavirus

Il nuovo Coronavirus è entrato nelle nostre vite da quasi un anno e la situazione è ancora
instabile, nonostante svariati cambiamenti nella gestione della pandemia. La salute è salita in cima alle priorità di ogni individuo e la sicurezza è il punto fondamentale per uscire il prima possibile da questa situazione.
Purtroppo, pur seguendo le norme anti-covid, che prevedono come caposaldi il distanziamento e l’utilizzo della mascherina, è possibile contrarre il virus. Ringrazio Ludovica Di Salvo, una studentessa di 17 anni, per aver raccontato la sua esperienza con il Covid-19.

COME STAI VIVENDO QUESTO PERIODO DI ISOLAMENTO IN CASA? HAI
RISCOPERTO QUALCHE HOBBY?
“Si può dire stia andando abbastanza bene, in famiglia non si respira un’aria pesante anzi,
sono tutti comprensivi e aiutiamo tutti quanti in casa. Il sabato sera è sempre dedicato ai
giochi da tavolo, anche prima di contrarre il virus, e la domenica prepariamo la pasta fresca
con l’aiuto di mia nonna in videochiamata. Durante questo periodo oltre a fare lezione in DAD
e continuare con le lezioni di danza sempre in videochiamata, mi sto appassionando alla
cura dei capelli e sto cercando di imparare come far durare la piega sui miei capelli liscio
spaghetto.”

L’ASL SI INFORMA DELLA VOSTRA CONDIZIONE DI SALUTE?
“Purtroppo l’ASL è molto disorganizzata, non ci ha ricontattato per il tampone ed avevano
addirittura perso l’esito del molecolare di mia madre che l’ha dovuto rifare privatamente.
Essendo l’ASL molto impegnata, è anche difficile contattarli e a volte risulta anche una perdita
di tempo. Per esempio è successo che dopo aver aspettato per parlare con un qualcuno di
competente, l’operatore non sia stato in grado di risolvere la nostra problematica.
Inoltre i medici di base dicono tutti cose differenti, quindi ci siamo trovati in difficoltà sul da
farsi.”

COME SIETE RIUSCITI AD ORGANIZZARVI PER LA SPESA, SPAZZATURA E PER
PORTARE FUORI IL CANE?
“I miei migliori amici mi stanno aiutando moltissimo, facendomi compagnia tutto il giorno con
videochiamate e aiutando me e la mia famiglia con queste piccole cose. Il mio migliore
amico ha portato il nostro cane a casa sua, per farlo uscire per i bisogni e per farlo muovere.
Io abito al quarto piano di un condominio ,quindi non avendo il giardino e la possibilità di
portarlo a spasso, poteva essere molto complicato lasciarlo dentro casa per chissà quanto
tempo. Per quanto riguarda la spesa ce la facciamo consegnare dal supermercato, cosa che facevamo
anche prima di prendere il virus, e una delle mie migliori amiche ci porta sempre qualche
dolce che prepara lei e lo lascia fuori la porta di casa. La raccolta dei rifiuti invece è gestita dall’AMA che raccoglie porta a porta la spazzatura di tutti coloro che sono in isolamento o in quarantena.”

COME TI SEI SENTITA APPENA SCOPERTO DI ESSERE POSITIVA AL VIRUS?
“Sinceramente non ero sorpresa perché mio padre aveva perso il senso del gusto, uno dei
sintomi del virus, quindi ero già preparata. Però devo confessare che ho sperato fino
all’ultimo di risultare negativa perché non avevo sintomi e così è stato…
con il primo tampone, poi dopo pochi giorni l’ho ripetuto e sono risultata positiva.”

COSA DIRESTI AI NEGAZIONISTI?
“Spero che dopo tutto questo lungo periodo, i negazionisti si siano resi conto che il virus
esiste e colpisce anche chi sta più attento. Io e la mia famiglia abbiamo sempre rispettato il
distanziamento, le norme anti-covid, e indossiamo anche una doppia mascherina per uscire.
Pur stando così attenti, abbiamo preso il Covid-19 e non è una passeggiata.
Questo virus è da tenere sott’occhio costantemente, soprattutto quando sembra stia
migliorando la situazione. Il Covid-19 ha colpito circa 109.000.000 persone nel mondo
dall’inizio della pandemia e ucciso circa 2.500.000.
Il virus ha tolto ad ognuno di noi qualcosa: chi una persona a lei cara, chi il proprio lavoro,
chi la propria salute mentale e moltissime altre cose che adesso non sto ad elencare perché
ogni giorno le viviamo tutti noi sulla nostra pelle.
Mi auguro che le persone che negano l’esistenza del Covid cambino idea e capiscano la
dura realtà dei fatti e soprattutto rispettino le norme per diminuire il contagio in modo da
tornare il prima possibile alla “normalità” che è ancora un’utopia.”

Eleonora Franceschini