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Sicilia orientale e turismo, la bellezza del borgo marinaro di Brucoli

Negli ultimi anni il piccolo borgo marinaro di Brucoli è rifiorito, ogni anno nuovi locali aprono le porte, ristoranti che offrono menu di pesce, pizzerie o semplici gelaterie e ovviamente non mancano pub, dove bere una birra, tutto questo incremento è stato possibile forse, anche grazie alla realizzazione dell’autostrada Catania – Siracusa che ha accorciato i tempi per raggiungere la frazione.


Frequentato in estate da numerosi turisti italiani e non, in cerca di mare e sole, ma anche di tranquillità, il piccolo paese offre tanto altro anche nelle altre stagioni. Iniziamo ad esplorare il borgo proprio dal suo cuore, il paese nasce lungo i bordi di un canale, su cui sono presenti numerose grotte, tipiche abitazioni dell’età neolitica, ma che in seguito sono state usate come depositi dai marinai e come rifugi per proteggersi dai bombardamenti durate la seconda guerra mondiale. Il canale forma un vero e proprio fiordo formato dall’estuario del torrente Porcaria, scavato quando ancora scorreva impetuoso e si chiamava Pantakyas, questo è il luogo citato da Tucidite nella sua” Guerra del Peloponneso”, luogo dove giunsero i Greci da Megara e fondarono Trotylon. A ovest del canale è presente un grande tavoliere calcareo che scende verso il mare: la cosiddetta “Gisira”, dove sono presenti tracce di un villaggio neolitico. Sempre nella Gisira, per chi cerca un momento di spiritualità, si trova il santuario paleocristiano della madonna dell’Adonai, con annesso eremo realizzato intorno al III secolo d.c su una grotta naturale come rifugio e luogo di culto dei cristiani perseguitati da Valeriano. Sulle parete di fondo dell’eremo, è presente una madonna con bambino dipinte da S. Agatone, vescovo di Lipari anch’egli rifugiato nella grotta. Infine lungo il costone Vallone Maccaudo, prima di arrivare a baia Arcile, sono presenti cavità di tombe dell’età del bronzo. Torniamo in paese, dove troviamo un castello aragonese risalente al 1467, fatto costruire dalla regina Giovanna a guardia dell’emporio.

A ridosso del castello è presente un faro, costruito nel 1911. Ristrutturato, oggi è diventato un’esclusiva location per passare una vacanza di lusso unica nel suo genere, affacciandosi dal suo terrazzo il panorama è spettacolare, la maestosa Etna si mostra in tutta la sua bellezza come se fosse un’isola in mezzo al mare.

Per ultimo, ma non meno piacevole, nel paese sono presenti due porticcioli turistici dove poter noleggiare barche o canoe o semplicemente passeggiare ammirando i numerosi volatili che popolano le sue acque.
Testo e foto di Federico Santo Santonocito,  Liceo Enrico Boggio Lera, VDsa