ORGOGLIO E SENTIMENTO IN CORSA ALLO STREGA

  1. Oggi vogliamo soffermarci sul romanzo Orgoglio e Sentimento  di Benedetta Cosmi, che il prossimo 14 marzo incontrerà in remoto i nostri alunni e quelli di una scuola di Palermo, in un bel gemellaggio organizzato dal prof. Maurizio Braggion  nell’ambito del progetto  TG delle Buone notizie di Bright Side.

Il romanzo d’esordio di Benedetta Cosmi, il cui titolo ne incrocia due celeberrimi della Austen, piace per la sua freschezza e lo stile originale con diversi io narranti o, come ha scritto bene Franco Manzoni sul Corriere, “con un io narrante frazionato in un ampio spettro di potenzialità”.
Ad alcuni dei personaggi, principali e secondari, l’autrice, giornalista economica e saggista, demanda di rappresentare i temi e le istanze che le sono cari: gender gap e suo superamento, conflitto intergenerazionale, ripresa dell’ascensore sociale, meritocrazia.
Dopo aver raccontato, con rapidi salti all’indietro, il passato dell’Italia del boom e il presente della pandemia, Benedetta Cosmi ci proietta nelle ultime pagine nel futuro, con il sogno, o forse l’utopia, di un’Italia migliore in cui ad esempio le donne possano realizzare tutti i propri obiettivi,anche quello di ascendere, pur se con 90 anni di colpevole ritardo rispetto alla nascita della Repubblica, alla massima carica dello Stato.” Perché mai una donna non avrebbe saputo essere rappresentante dell’Unità nazionale? ” si chiede a ragione uno dei protagonisti.
Un’ascesa comunque matura da qualche tempo, che sarebbe magari  potuta  avvenire(accadrà davvero nella realtà?) nel 2022, come negli auspici di Sveva, giovane studentessa della De Toni dell’IC Sturla di Genova, nonché redattrice del giornale scolastico SturlaNews, che, come ricorda Benedetta Cosmi nelle pagine sotto riportate del romanzo, ospite al Quirinale con i suoi compagni e l’insegnante, aveva rivolto una domanda a Mattarella su cosa pensasse di un Capo dello Stato donna dopo di lui. Il Presidente, dopo un lungo preambolo,  aveva risposto di augurarselo.

Quella di Sonia Benedetti Terra diventata Capo dello Stato nel 2036, 14 anni dopo la fine del mandato di Mattarella, su proposta di quasi tutti i partiti, sarà una Presidenza diversa, finalizzata al Bene Comune , capace di mettere in primo piano i bambini, i loro insegnanti e i futuri genitori e di incoraggiare, come la Mela della fiaba con cui si conclude il romanzo, le altre donne a non rinunciare ai propri progetti.
Sarà una Presidenza coraggiosa, di svolta, guidata dalla saggezza, come quella sognata da Caterina, un’altra studentessa genovese della scuola citata in precedenza, che al termine di un incontro in Dad con Benedetta Cosmi, dedicato al Bene Comune, aveva attribuito al primo Presidente donna queste parole. “Non è che se sono una Presidente donna non sono coraggiosa come un uomo… posso essere molto coraggiosa anche saggia, posso essere un modello per tutte le ragazze che, come me alla loro età, sognano questo posto questo passo, posso essere molte cose, e voglio essere molte cose, voglio essere un Presidente che non si arrende al primo ostacolo e che combatterà in prima fila con il governo del Paese. Mi impegnerò in tutti i miei compiti e cercherò di svolgerli al meglio, siamo una nazione unita e ora, con una guida diversa dal solito possiamo essere uniti in un nuovo modo”.
Tra i personaggi, citata Sonia, vogliamo soffermarci brevemente su altri due Cesare Figari e Fabio Almanacco.
Cesare, giornalista RAI da poco in pensione, un po’ ligure e un po’ lombardo, rappresenta la generazione di chi ha avuto opportunità e qualche potere. A differenza di altri suoi coetanei arrivati, compie però atto di resipiscenza, denunciando le colpe dei boomers che ce l’hanno fatta, ma soprattutto di chi ha detenuto il potere, nei confronti delle giovani generazioni.
Cesare,uomo dallo sguardo annoiato, per posa , conosce casualmente, complice la tempesta Ciara, un gruppo di amici sulla trentina; Sonia, Giannenrico, Olimpia e Adriana su un vagone di un Frecciarossa diretto verso Roma, subito prima dello scoppio della prima pandemia. Interessato ai loro discorsi, si chiede come possano nascere le amicizie. La differenza d’età non sarà d’ostacolo per la nascita della loro, una bella amicizia intergenerazionale capace di durare nel tempo.
Si diceva di Fabio. Almanacco  scrittore engagé, che non dimentica la trascorsa esperienza sindacale nelle trame dei suoi romanzi,tanto da venir definito ” lo scrittore delle vertenze sindacali” appare insicuro e timoroso nelle relazioni sentimentali, come del resto la futura Presidente.Il loro amore, nato davanti ai cancelli di una fabbrica, fatica a dichiararsi, forse perché entrambi hanno timore a lasciarsi andare .
”Egli ricorda quelle tante volte in cui Sonia lo ha respinto. Fabio aveva scelto allora solo la compostezza che tiene ognuno al proprio posto, l’estrema gentilezza che fa pensare non sia il caso di fraintendere, l’insistenza intellettuale che lascia poco spazio a illusioni di intimità. …”.

Un romanzo di formazione da leggere assolutamente ,quello di Benedetta Cosmi, per meglio comprendere l’attuale difficile momento storico, un testo narrativo che merita, a nostro avviso di fare strada al Premio Strega al quale è stato candidato dal prof. Antonio Augenti , di cui condividiamo l’osservazione che dalla lettura del romanzo si esce con l’auspicio che le difficoltà di un presente oscuro, in special modo per le giovani generazioni, non azzerino le speranze di una “nuova ascesi” , che consenta, grazie anche all’orgoglio del Paese e al suo sentimento, di metterle alle spalle, per cambiare in meglio la nostra società.