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SANREMO, TERZA SERATA: DAL GESTO RIVOLUZIONARIO DI FRANCESCA MICHIELIN AL MESSAGGIO DELLO STATO SOCIALE

Il 2 marzo è iniziata la 71esima edizione del Festival di Sanremo, la kermesse che ha riportato un po’di tranquillità e relax nelle case degli italiani ed ha fatto riprendere la crisi che stava affrontando anche il mondo dello spettacolo. 

In questo Festival, particolarmente diverso dagli altri, poiché caratterizzato dalla presenza di artisti e ospiti più giovani rispetto agli anni passati, vi sono stati bei messaggi e si spera di ascoltarne degli altri in queste ultime due sere.

Nella terza serata, quella dedicata alle cover, dopo l’esibizione della cantante ex vincitrice di X- Factor, Francesca Michielin e del noto rapper Fedez, i quali hanno portato un medley di cinque canzoni italiane molto conosciute, vi è stata la consegna abituale dei fiori di Sanremo alla donna della coppia,come d’abitudine… la Michielin ha ribaltato gli stereotipi popolari secondo i quali i fiori devono essere regalati solo alle donne, dicendo le seguenti parole: “io e Fede facciamo una sera ciascuno, stasera i fiori vanno a lui”. 

Il gesto della cantante è stato rivoluzionario, poiché ha voluto dimostrare ancora una volta che le donne sono pari agli uomini. Questo gesto è stato molto apprezzato, ed è stato in seguito ripetuto da altri artisti come i Maneskin, i quali hanno dato i fiori a Manuel Agnelli che ha cantato con la loro band il brano ‘Amandoti’, anche Arisa ha donato i fiori sanremesi al suo collega  Michele Bravi che ha duettato con lei  la celebre canzone di Pino Daniele ‘Quando’.

Questo atto simbolico dei fiori, ci fa comprendere che non esistono cose esclusivamente da maschio o femmina, ma che anche un uomo può apprezzare dei fiori come regalo.

Durante la terza serata è stato toccante anche il messaggio portato dal gruppo indie: ‘Lo Stato Sociale’, accompagnati da  Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino, due artisti italiani i quali dopo l’esibizione della band, hanno elencato i nomi di diverse sale italiane, chiuse a causa del covid19. Oltre 10mila persone nel campo artistico non lavorano più, l’augurio è quello di crederci sempre e di poter migliorare la situazione.Il tema dei lavoratori dello spettacolo è stato affrontato anche da Giuliano Sangiorgi, solista dei Negramaro, che  ha speso delle parole per i lavoratori dello spettacolo, facendo notare che alcuni artisti durante le loro esibizioni hanno portato sul palco i simboli della campagna “i diritti sono uno spettacolo” con lo scopo  di attirare l’attenzione verso questo ambito lavorativo, viene chiesta infatti una maggiore considerazione da parte  delle istituzioni affinché si possa  riuscire ad ottenere un  riconoscimento sia economico che sociale.

 

Articolo di Benedetta Borriello, classe 2^I