Una Lectio magistralis nel contesto del Premio Croce

Anche quest’anno, nonostante la pandemia, hanno preso avvio, come da programma, le attività legate al Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce”, con 55 testi proposti, giunti da 34 diverse case editrici italiane. Questa iniziativa letteraria, alla quale anche il Polo Liceale “R. Mattioli” di Vasto prende parte da diversi anni, è arrivata felicemente alla sua sedicesima edizione, riuscendo a superare le difficoltà imposte dalle ardue circostanze del Covid-19 grazie alle ormai utilizzatissime piattaforme di videocomunicazione.

Il Premio letterario, presieduto e organizzato da Pasquale D’Alberto, prevede la competizione, a seguito di una fase preselettiva, di tre terne di libri appartenenti a tre categorie: saggistica, narrativa e letteratura giornalistica. L’evento conclusivo si svolge in piena estate, tra fine luglio e inizio agosto, a Pescasseroli, con la consegna dei premi ai vincitori. Quest’anno le opere selezionate nella sezione narrativa sono le seguenti: Donatella Di Pietrantonio, “Borgo Sud”, Einaudi; Silvia Avallone, “Un’amicizia”, Rizzoli; Paolo Di Stefano, “Noi”, Bompiani.

Il gruppo dei “lettori stellati” del nostro Polo Liceale, con la supervisione delle docenti Anna Di Bussolo e Teresa Pardi, avrà il compito, in qualità di giuria popolare, di esprimere un’opinione riguardo ai romanzi in competizione. Sarà un’occasione preziosa di formazione e crescita personale, perché andare a fondo nell’esperienza altrui attraverso i libri e aprirsi al confronto aiuta ad ampliare i propri orizzonti e a sviluppare il pensiero critico.

Gli stessi organizzatori del Premio Croce hanno sottolineato l’importanza di queste manifestazioni del sapere letterario in un periodo in cui la situazione di emergenza epidemiologica impedisce di celebrare adeguatamente i 700 anni trascorsi dalla morte di Dante. C’è il bisogno di trovare nuovi stimoli e nuovi motivi di interesse e il Premio Croce vuole fare proprio questo.

In occasione dell’annuncio delle terne finaliste dell’edizione 2021, avvenuta venerdì 5 marzo 2021, il prof. Luca Serianni, Accademico dei Lincei, ha tenuto una Lectio magistralis dal titolo “Il concetto di patria nella Divina Commedia” come evento live sulla piattaforma Youtube.  Serianni, accompagnato dagli interventi di Antonella Sanvitale, Carlo Masci, Attilio Pistilli e Pasquale D’Alberto, ha presentato al suo pubblico una vera e propria ricostruzione etimologica del termine patria, mostrando la sua presenza nel decimo canto dell’Inferno, nel sesto del Purgatorio e nel ventunesimo del Paradiso. Descrivendo il Sommo Poeta, Serianni ha voluto valorizzare l’appartenenza alle nostre origini e alla nostra patria e delineare l’evoluzione di questo concetto in tutta la letteratura italiana, con collegamenti ad altri autori del ‘300, come Petrarca e Boccaccio, ma anche a Leopardi, Manzoni, Carducci e Pascoli. E, se per Dante la patria (l’Italia) è celebrata per la sua bellezza come “il giardino dell’impero”, per Orazio essa è addirittura una causa per la quale dare la vita (“Dulce et decorum est pro patria mori”). Quello di Serianni è solo uno dei primissimi incontri di questo Premio letterario e di certo non sarà l’ultimo: il prossimo è già in programma il 18 marzo con la partecipazione della celebre scrittrice italiana Dacia Maraini.

 

di Giuseppe Di Lella