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Superare i momenti difficili con l’insegnamento di Schopenhauer

Di Ettore Carugo

Nella vita ci troviamo di fronte a momenti in cui tutto sembra andare male e ogni forzo che compiamo per combattere contro questa situazione appare essere vano. L’uomo tende sempre a controllare tutto ciò che lo circonda e nel farlo pensa a come agire nel migliori dei modi con decisioni che possono rivelarsi giuste o sbagliate; ma se c’è qualcosa che non possiamo controllare o possiamo limitatamente, sono gli imprevisti. Ogni tanto accade qualcosa che non ci aspettavamo e nel caso questo avvenimento sia negativo, bisogna pensare a come affrontarlo. Generalmente le persone di fronte a quello che potrebbe essere un ostacolo reagiscono in due modi differenti: il più comune è quello di sedersi e per un lungo periodo deprimersi incolpandosi, anche ingiustamente, delle vicende che si sono susseguite; l’altra maniera di affrontare le difficoltà è più rara, ma di gran lunga più efficace. Esistono infatti quegli individui che nelle avversità tirano fuori il meglio di sé e ,con una forza straordinaria, riescono a non subire particolarmente il colpo e riescono a reagire immediatamente.

A questo proposito è molto interessante citare la visione della vita di Schopenhauer: lui è ritenuto un filosofo con un pensiero di matrice molto pessimista perché sostanzialmente indica la vita come una sofferenza. Io vorrei proporre una diversa chiave di lettura riguardante il pensiero del filosofo tedesco. Credo che abbia ragione nel dire che la vita è sofferenza dal momento che per crescere noi ci dobbiamo trovare di fronte a dei traumi: è così anche in natura. Come i muscoli ad esempio per svilupparsi devono essere sottoposti a un forte stress altrimenti rimangono uguali, così per diventare grande e più forte l’essere umano ha bisogno di affrontare momenti complessi altrimenti resterebbe uguale e debole. È evidente quindi che la maturità non è data solo
dall’età, ma anche dall’esperienza. Se la vita è sofferenza allora tutti dobbiamo trovare il “piacere” di soffrire e per quanto sembri una frase perversa non rispecchia che la verità; a nessuno teoricamente dovrebbe piacere studiare o fare attività sportiva, dovrebbero tutti preferire stare seduti sul divano, eppure nonostante questo ci diamo da fare quotidianamente con fatica perché alla fine ognuno di noi deve esercitarsi per migliorare la propria persona.

Il superamento dei momenti difficili è quindi imprescindibile per la crescita interiore. Bisogna sempre sforzarsi di vedere il lato positivo anche nelle situazioni più drammatiche. Secondo lo scrittore Guareschi “I giorni della sofferenza non sono giorni persi: nessun istante è perso, è inutile, del tempo che Dio ci concede. Altrimenti non ce lo concederebbe”.