Officine Libertà. L’Onda della Madonnina /RECENSIONE

di Lorenzo Demiri, 2B

Il 29 marzo la classe 2B dell’istituto IC Teglia di Genova ha visto il video dello spettacolo teatrale ‘Officine Libertà. L’onda della Madonnina’. È stato riprodotto per la prima volta online, per cause pandemiche, sulla piattaforma di streaming Vimeo per il progetto “I Criticoni”.

Officine Libertà parla di uno sciopero generale dei lavoratori che ha bloccato la città di Milano il 1 marzo 1944 mostrando il potere delle persone contro il fascismo. L’Onda della Madonnina racconta, infatti, di un’officina di tram di Milano, di uomini e donne, lavoratori e cittadini che con le loro proteste sono riusciti a riconquistare la loro libertà. Attilio, che ha vissuto in prima persona in quei giorni, ha tramandato questi ricordi al nipote esclamando: “i figli non si devono proteggere, i figli devono sapere”. Questa riflessione mi ha colpito perché per quanto una storia possa essere brutta e dolorosa, bisogna comunque raccontarla alle nuove generazioni in modo che gli errori non si ripetano.

Una settimana dopo, durante l’intervista fatta al regista, sceneggiatore, disegnatore e protagonista dello spettacolo Gianluca Foglia detto anche Fogliazza, è sorta una domanda interessante – ovvero: “Dove ha preso spunto per i personaggi?” – alla quale Fogliazza ha risposto: “Dalle persone che ho incontrato. Cercavo di pensare che io fossi Marco (cioè il nipote di Attilio) e che mio nonno fosse Attilio. Però prima mi domandai se quel personaggio mi appartenesse, una volta che mi risposi affermativamente capii che potevo interpretare il personaggio”.

Questo video, che all’apparenza può essere un comune spettacolo che parla del fascismo in Italia, in realtà è molto originale perché prende in considerazione un gruppetto di persone creatosi in un luogo comune come un’officina che cercano di combattere per la propria libertà. Gianluca Foglia è riuscito a raccontare questa storia arricchendola con voci, dipinti e con l’effetto della chitarra di Emanuele Cappa che sprigiona un’armonia così dolce da rimanere impressa nella mente di tutti noi.