CAMBIAMENTO CLIMATICO – PERCHE’ NON LOTTIAMO?

E’ ormai noto e risaputo che per il riscaldamento globale e l’inquinamento ci stiamo avvicinando inesorabilmente al punto di non ritorno per la salute del pianeta. Lo sappiamo ormai da tempo e possiamo vederne le prove, basti pensare ai venti gradi che ci siamo goduti nei cosiddetti “giorni della merla”, quelli che dovrebbero essere i più freddi dell’anno. Abbiamo partecipato tutti almeno a uno dei tanti “Fridays For Future”, miliardi di giovani sono scesi in piazza per dimostrare che non staranno fermi a guardare il pianeta che muore, seguendo le orme di Greta Thunberg, diventata simbolo della lotta dei ragazzi. 

Eppure non basta. Bisogna cominciare ad agire concretamente, a cambiare davvero il nostro stile di vita. Non è necessario stravolgere le nostre abitudini o la nostra routine, basta davvero poco. Usare una bicicletta al posto della macchina per andare in tabaccheria, utilizzare il più possibile gli oggetti prima di buttarli e poi fare la raccolta differenziata. 

Anche gli scienziati sostengono che il cambiamento debba partire dalle singole persone, dalle loro abitudini e sensibilità. Infatti, per portare un vero e reale cambiamento, non basta, ad esempio, sostituire i combustibili fossili (che si esauriranno entro breve tempo) con energie rinnovabili come la luce solare, il vento o l’acqua. E’ importante anche che vi sia sostenibilità sociale, data dalla riduzione delle disuguaglianze e di conseguenza del malessere generale della popolazione mondiale. Le energie rinnovabili che sarebbe opportuno sviluppare, infatti, sono ben distribuite in tutto il mondo, al contrario dei combustibili fossili.

Potenziando il loro utilizzo, tutte le popolazioni di tutte le parti del mondo sarebbero indicativamente sullo stesso livello di ricchezza e quindi sarebbe favorita la pace. 

Certo è che la cessazione di tutte le guerre sia una realtà utopica e ben distante dalla nostra, la quale è dominata dallo spasmodico desiderio di maggiore ricchezza e denaro. Ma è bene ricordare che il cambiamento climatico, purtroppo o perfortuna, si rivelerà una piaga per tutti, ricchi e poveri. La natura non guarda al nostro portafoglio, continuare a sacrificarla per avere più soldi non fermerà lo scioglimento dei ghiacciai, non combatterà gli incendi o la siccità e nemmeno stabilizzerà la produttività agricola. Anzi, porterà all’esatto opposto. Perciò sarebbe bene prendere davvero consapevolezza della direzione in cui il pianeta, e noi con lui, sta prendendo, perché quando non potremo più viverci il denaro non ci servirà più. 

 

Articolo di Verucchi Matilde, 2 I