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Perché le batterie dei nostri smartphones durano sempre meno? 

Ci abbiamo fatto caso tutti: dopo uno o due anni dall’acquisto di un nuovo cellulare, in molti casi, facciamo più fatica a non farlo scaricare, e ci troviamo attaccati alla presa due volte al giorno. Soluzioni? Comprarne un altro, causando e-waste, o cambiare la batteria ormai esausta. 

Ma perché succede questo?  

Il problema risiede, avete indovinato, nelle batterie: quelle moderne sono al litio, e nonostante resistano molto di più del passato, le reazioni chimiche al loro interno causano ad ogni ciclo di carica una perdita di capacità dell’unità, risultando in una autonomia inferiore, o dopo molto tempo alla completa inutilizzabilità. 

C’è chi dice che i produttori facciano in modo da far invecchiare le batterie per ricavare guadagni maggiori con la sostituzione, ma io personalmente tendo a smentire questa tesi affidandomi alla scienza, che descrive il fenomeno come qualcosa di normale. 

Ma cosa si può fare per evitare di incombere in questo problema? 

Non esiste una vera e propria soluzione, perché prima o poi la carica massima diminuirà inevitabilmente, ma ci sono alcuni accorgimenti che possono ritardare il tutto: possono essere frustranti da adottare, ma ne vale sicuramente la pena per quelle persone che non cambiano cellulare ogni anno. 

  • Mantenere la carica tra il 20% e l’80%: sarebbe ottimale caricare il device quando la batteria raggiunge il 20%, o massimo il 15%, per poi scollegare il caricatore all’80-85%. Si tratta di una buona pratica perché ogni volta che si arriva agli estremi opposti della carica si ha un piccolo deterioramento. Una volta al mese però, occorre resettare i sensori facendola scaricare e ricaricandola al massimo. Da evitare dunque, la diffusa ricarica notturna. 
  • Non ricaricare in alte temperature: conviene tenere sempre lo smartphone lontano da temperature estreme, ma durante la ricarica è ancora più importante; il gelo o l’elevato calore sono capaci di danneggiare la batteria più di tutto. Meglio anche non metterlo in carica quando si è appena utilizzato in maniera pesante e la scocca risulta molto calda al tatto.
  • Evitare caricatori veloci: succede a tutti di essere di fretta, ma è meglio quando possibile di non utilizzare caricatori potenti perché potrebbero a lungo andare minare la salute dell’unità.

Questi consigli, ovviamente, non valgono solo per cellulari, ma bensì per tutti i dispositivi dotati di batteria: laptop, cuffiette, tablet o… automobili! 

 Alessio De Simone 4N