La figura femminile proposta dai mass media

In un mondo ormai globalizzato e digitalizzato è facile entrare in contatto con il mondo dei media e ciò che essi propongono. Non sempre, però, i modelli proposti dai mass media rispecchiano effettivamente la realtà e coloro che non hanno una visione critica possono sviluppare opinioni e comportamenti sbagliati. Un esempio eclatante è il modo in cui i media presentano al pubblico la figura della donna.

La televisione è ricca di programmi in cui le donne ricoprono il ruolo delle vallette o ballano quasi nude e anche le telecamere spesso inquadrano il corpo femminile nelle zone più provocanti. Da qui si evince l’interesse dei mass media non tanto di avvalorare la donna per le sue capacità e doti intellettuali ma piuttosto di sfruttare la sensualità del corpo femminile per incentivare gli ascolti e soddisfare le aspettative del pubblico maschile. Così facendo, però, la televisione propone la donna come una figura quasi sempre marginale e il cui unico scopo è quello di intrattenere il pubblico maschile mostrandosi provocante ed esteticamente perfetta. Questo può portare gli osservatori a ritenere che la donna non debba essere interpellata o presa seriamente e che conduca uno stile di vita licenzioso.

Lo stesso discorso vale anche per altri tipi di mass media che non siano la televisione ma che influiscono ugualmente sul pensiero della gente che non ha gli strumenti per giudicare in modo critico ciò che vede.

In contrapposizione a questo modo di presentare la figura femminile ci sono, però, anche donne molto professionali, rispettabili e competenti che lavorano nell’ambito dei media, pur essendo numericamente inferiori.

La netta contrapposizione tra questi due modi di proporre la figura femminile può indurre la gente a pensare che la personalità della donna sia riconducibile solo ad uno di questi due modelli, sminuendo la complessità dell’identità femminile.

Il modello femminile proposto dai media può avere influenze negative anche sui comportamenti e sulle opinioni del pubblico femminile oltre che maschile.

Le donne sentendosi paragonate a questi modelli femminili stereotipati si sentono sminuite e ridicolizzate.

Inoltre la visione di queste figure femminili bellissime e perfette, selezionate secondo rigidi canoni imposti dagli stessi media per soddisfare le aspettative del pubblico maschile, può spingere le donne a sentirsi sbagliate e sgradevoli e, quindi, in dovere di imitarle ricorrendo alla chirurgia estetica.

Insomma, certamente i mass media non incentivano il processo di emancipazione femminile come invece ci si aspetterebbe però ciò è dovuto anche al fatto che c’è chi trae profitto da questa situazione e a cui conviene che le cose non cambino perché forte del grande consenso e apprezzamento da parte del pubblico di questo modo di intrattenere e di fare spettacolo.

Giulia Piccirillo 3E