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Tra ghiaccio fuoco e molto altro: alla scoperta dell’Islanda

 

L’Islanda è un’isola situata nell’Oceano Atlantico, che offre ai viaggiatori più avventurosi paesaggi mozzafiato, tra vulcani, ghiacciai, spiagge deserte, sorgenti termali e incontri con animali unici.

L’Islanda è uno dei paesi covid free in cui è possibile viaggiare dell’Italia in seguito a un tampone molecolare negativo nelle 72 ore antecedenti (per maggiori informazioni e aggiornamenti sulle procedure: viaggiare sicuri)

L’andamento della pandemia nell’isola è molto buono: non si registrano contagi nelle ultime settimane, per questo ristoranti, palestre, cinema, teatri e negozi anche non essenziali sono aperti, seppur con alcune restrizioni. L’Islanda è una nazione nordeuropea situata tra la Groenlandia e la Gran Bretagna. A causa della sua lontananza con l’Europa e delle pericolose correnti che circondano l’isola, è stata per lungo tempo disabitata. I primi insediamenti risalgono al IX secolo, da parte di alcuni monaci irlandesi, che furono cacciati delle successive invasioni vichinghe. Seguì poi il dominio norvegese e danese, fino al 1994, quando venne proclamata l’indipendenza.  La sua popolazione si aggira intorno ai 366 700 abitanti, ciò la rende uno dei paesi meno popolati d’Europa. La sua capitale Reykjavík ospita più di un terzo degli abitanti; per questo, e per la difficile natura del territorio, l’Isola ha la densità media di abitanti tra le più basse del mondo. Nel corso della storia ha subito gravi crolli demografici a causa di disastri naturali e pestilenze; ma oggi è meta d’immigrazione, soprattutto polacca, e ha un tasso di crescita e di fertilità superiore alla media europea.

È conosciuta come terra del fuoco e del ghiaccio, grazie a questi due elementi naturali opposti che convivono nell’isola.

Il 10% dell’isola è infatti coperta da ghiacciai e numerosi vulcani, tra cui il vulcano Fagradalsfjall che si trova a 40 km dalla capitale, e che il mese scorso si è svegliato dopo 9 secoli di inattività; e numerose attività vulcaniche secondarie, tra cui i famosi geyser. La penisola di Snaefellsnes è il posto ideale per apprezzare le diversità di questo territorio, e per questo è stata definita “l’Islanda in miniatura”. 

Il luogo principale è lo Snæfellsjökull, in cui si trovano a convivere i due elementi opposti: un vulcano ricoperto da un ghiacciaio. È stato dichiarato parco nazionale dal 2001, ed è possibile svolgere molte attività, tra cui giri in motoslitta ed esplorazione delle grotte.  Questo posto magico ha ispirato numerose opere artistiche e letterarie, la più nota è “Viaggio al centro della Terra” di Jules Verne.

Le coste dell’isola sono tendenzialmente rocciose e scoscese ma la costa del sud offre grandi spiagge, con la caratteristica sabbia nera, per via dalla cenere e dai detriti di origine vulcanica prodotti dall’erosione. 

La più famosa è Reynisfjara, dove le onde si scagliano sulla sabbia scura del mare e, tra la nebbia, emergono due faraglioni di basalto chiamate Reynisdrangar. La leggenda narra che i due faraglioni siano due troll intenti a rubare una nave ma, sorpresi dalla luce del sole, per punizione furono trasformati in roccia. A poca distanza, lungo la spiaggia si può ammirare l’arco naturale di Dyrhólaey, che oltre ad offrire un’ampia vista, in estate è possibile avvistare le pulcinelle di mare.

Un’altra attrazione dall’aspetto surreale è la spiaggia dei diamanti così chiamate per gli iceberg che si trovano sulla spiaggia. Questo fenomeno ha origine dallo scioglimento dei ghiacci che si staccano dal Breiðamerkurjökull e vengono trasportati dalla corrente fino alla spieggia. L’azione delle onde dona agli iceberg forme uniche; la luce del sole e il contrasto della sabbia nera e la schiuma bianca delle onde rende il posto una grande attrazione per i fotografi. Se si visita la spiaggia in inverno, con un po’ di fortuna, si può ammirare l’aurora boreale, resa ancora più suggestiva dalla luce che riflette sul ghiaccio.

Il mare islandese offre anche l’esperienza unica di avvistare cetacei; sono infatti più di 20 le specie presenti nelle acque intorno all’isola. Durante l’estate è possibile avvistare megattere, delfini e Focene comuni, ma con un po’ di fortuna anche orche, balenottere azzurre, balenottere comuni e narvali disorientati.

La zona migliore è la costa settentrionale, da dove partono numerosi tour in barca, il più riuscito parte dal villaggio di Husakiv, denominata capitale del “whale watching”. Husakiv è caratterizzata da acque profonde ed esposte alle correnti, zone di riparo dalle correnti oceaniche, e grandi quantità di cibo per i cetacei. Nella cittadina è anche possibile visitare il museo delle balene, dove sono conservati scheletri dei cetacei e si possono apprendere informazione sulla loro vita, le migrazioni e gli habitat. 

Addentrandoci verso l’entroterra, poco distante dalla capitale, si trova la tappa fondamentale presente in tutti gli itinerari: il circolo d’oro. Comprende tre aree principali: il parco nazionale Thingvellir, l’area geotermica del Geysir e la cascata GullfossQuesti.

Nel parco nazionale Thingvellir è possibile addentrarsi nella geologia e nella formazione della terra islandese, ma si possono anche scoprire le origini della sua civiltà. L’incredibile geologia del luogo è dovuta alla sua posizione, trovandosi tra la placca tettonica euroasiatica e quella americana. L’Islanda è l’unico paese al mondo in cui è possibile vedere le due placche al di fuori della superficie oceanica. Le due placche si allontanano di circa 2,5 cm l’anno, causando numerosi terremoti. Nell’area è presente il lago di Thingvallavatn, il più grande dell’isola, dove è possibile fare immersioni e snorkeling nella gola si Silfra, per vedere le due placche sott’acqua.

Nella seconda tappa, l’area geotermica del Geyser, si può di passeggiare nell’area geotermica, ammirando geyser, piscine di acqua calde, pentole di fango e fumarole, e colline dai colori vividi dei minerali. 

L’ultima tappa consiste in una delle cascate più suggestive del paese, la Gullfoss. Situata in una profonda valle, compie 2 salati, per un dislivello complessivo di  32 metri, e in estate raggiunge una portata massima di 140  metri cubi d’acqua al secondo. Il paesaggio è reso ancora più suggestivo dai numerosi arcobaleni che si creano nelle giornate di sole.

Se si vuole prendere una pausa dalle numerose escursioni, si può decidere di ci visitare una delle numerose SPA e sorgenti termali presenti sull’isola grazie alla sua continua attività vulcanica. La più famosa è la cosiddetta laguna blu, che non ha origini naturali,ma è alimentata dalla produzione di acqua del vicino impianto geotermico di Svartsengi. È caratterizzata da acque blu opache, ricche di minerali e batteri buoni, ideale per la cura della pelle.

Queste sono solo alcune delle numerose esperienze che offre l’isola; adatta a chi cerca una meta insolita, a stretto contato con la natura e l’avventura.

 

Di Elisabetta Di Vincenzo