knocker-up: il mestiere di “svegliatore”

 Mary Smith, vissuta all’inizio del ventesimo secolo a Londra, svolgeva il mestiere di “svegliatore” (knocker-up, in inglese) diffuso particolarmente nel Regno Unito e in Irlanda, specie nelle città maggiormente industrializzate, durante la seconda rivoluzione industriale e negli anni ‘20. Questo mestiere alquanto insolito, consisteva nello svegliare le persone per far sì che potessero recarsi in tempo a lavoro, poiché le poche sveglie in commercio non erano né economiche (il prezzo di un orologio con allarme era completamente inaccessibile alla classe operaia) né affidabili. I knocker-up, si munivano di bastoni lunghi abbastanza da poter bussare alla finestra di chi doveva presentarsi a lavoro e non si allontanavano da lì fin quando il cliente non si svegliava. Retribuiti con solo pochi centesimi a settimana, si destavano all’alba per svolgere il loro compito.

Differentemente da altri, Mary, armata di un tubo di gomma che usava come cerbottana, sparava dei piselli secchi alle finestre di coloro che la ingaggiavano. Anche sua figlia Molly Moore seguì le orme della madre, svolgendo questo mestiere che solo pochi decenni dopo si estinse.

Era un lavoro svolto principalmente da persone di età avanzata, ma anche alcuni poliziotti, in turni mattutini, decidevano di dedicarsi a questa mansione per arrotondare lo stipendio.

Mary Smith e il suo bizzarro mestiere compaiono nel libro del 2003 di Andrea U’re,  “Mary Smith”, definito il miglior libro per bambini dell’anno. Altra testimonianza dedicata agli svegliatori è presente nell’episodio “La rivoluzione industriale” della serie televisiva “I peggiori lavori della storia”.  

Federica De Dominicis