Al Mattioli da tre mesi

Partiamo dal principio: la scelta di questa scuola. Ho deciso di voler intraprendere questo percorso scolastico quando avevo appena finito di giocare con le bambole, quando mi incantavo a guardare la luna fuori dal finestrino, quando la mia preoccupazione più grande era cosa avrei mangiato a pranzo. Ero poco più di una bambina e poco meno di una ragazza, e nonostante questo ho voluto intraprendere una decisione che avrebbe condizionato, in parte, il mio futuro. Sono pentita? No, per niente. All’inizio, i primi giorni, anche le prime settimane, è stata dura. È notevole il distacco dalle medie, ma è importante avere tanta determinazione e coraggio. Per il resto, il corpo docente è ben preparato e super disponibile, il personale ATA sembra valido e cortese, l’ambiente è accogliente e ben organizzato, la preside fa sentire la sua vicinanza a noi studenti. Penso di essere nella fase di forte entusiasmo, dato che non ancora noto aspetti particolarmente negativi. 

La mia classe per di più è proprio un gioiellino. Mi sono immediatamente trovata bene: aver avuto la fortuna di trovare dei buoni compagni mi dà la possibilità di crescere. Mi sento integrata a loro e a mio agio, come se il mio posto fosse esattamente questo liceo. 

Nel mio percorso scolastico ho imparato tanto, innumerevoli insegnamenti di vita che hanno contribuito alla formazione e al miglioramento della mia persona. Di tanti, uno in particolare che ricordo: “Se vuoi diventare qualcuno nella tua vita studia, perché se dovessi rimanere ignorante, non avresti le capacità necessarie per sviluppare pensiero critico e personalità; saresti quindi affossata dalla società.

Questo concetto mi è stato ripetuto più volte dalla professoressa di italiano e penso che sia un sano pensiero da condividere, utile per spronarci nello studio; anche perché reputo che la conoscenza sia troppo estesa ed affascinante per non volerne acquisire anche solo un po’.

Francesca D’Aurizio