• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Il piano della California per salvare il diritto all’aborto

Il piano della California per salvare il diritto all’aborto

La California ha un piano per aiutare le donne che non possono abortire nei loro Stati d’origine. 

In questo momento, milioni di donne statunitensi rischiano di perdere la possibilità di abortire nel  loro paese d’origine. La Corte Suprema sta, infatti, valutando la legittimità delle leggi sull’interruzione della gravidanza in Mississippi, Stato che ha chiesto di riconoscere una legge che vieta di abortire  dopo le 15 settimane. Dopo esser stato ascoltato dalla Corte Suprema, il Mississippi ha ampliato si  suoi obiettivi, e tra le richieste fatte alla Corte c’è anche quella di ribaltare completamente la legge  sull’aborto. 

Negli Stati Uniti non c’è una norma scritta nero su bianco che tuteli il diritto all’aborto; c’è sempre  stata un’unica sentenza, Roe vs Wade (1973), che ha garantito l’accesso all’aborto legale fino ad  oggi, ed è per questo che gli antiabortisti insistono affinché venga attuata una revisione della  sentenza. 

La tensione è talmente alta che alcuni Stati stanno già pensando a delle soluzioni: la California, Stato  coperto da leggi che tutelano l’aborto, si sta preparando a diventare un rifugio per le donne che non  potranno abortire legalmente nei loro Paesi; mercoledì 8 dicembre i leader Democratici della  California hanno annunciato una proposta per aiutare le donne degli altri Stati: il loro piano è quello  di coprire i costi di viaggio e rifugio a coloro che sceglieranno di abortire legalmente in California. Se cadesse la sentenza, almeno in 26 su 50 Stati ci sarebbe la possibilità che vengano promulgati  nuovi divieti all’aborto; potrebbe diminuire del 14% il numero degli aborti legali, che, statisticamente,  significherebbe circa 100 mila aborti legali in meno ogni anno. 

“Consideriamo quello che stiamo vivendo un momento incredibilmente critico nella storia dei diritti  delle donne.”  

  È incredibile quanto nella storia dell’emancipazione femminile ogni volta che si fa un passo avanti se  ne facciano due indietro. È sorprendente ricevere certe notizie, tanto quanto lo è scriverne. Perché, in  uno dei Paesi apparentemente più emancipati, le donne non potrebbero più esercitare uno dei diritti  per i quali hanno lottato maggiormente? Di chi è la colpa? Della società? Dei capi di stato? Dei  cittadini? Ancora tante, troppe domande su lotte che durano da tanto, troppo tempo. Perché oggi è una questione che riguarda esclusivamente gli USA, domani potreste coinvolgere il  mondo intero.

Cristiana Cardillo, I C