LE AVVENTURE DI RHUM – RHUM E L’UCCELLINO

di G.L.

A Pescara, una bella cittadina di mare sull’Adriatico, vive una bambina di nome Giulietta. Lei ha lunghi capelli dorati raccolti in due trecce, occhi verdi come il mare, la pelle bianca come la luna e le labbra rosse come le fragole, che mangia sempre dal campo del nonno. Giulietta veste sempre colorata ed è una bambina sempre allegra, ama la vita all’aria aperta e gli animali, tra questi soprattutto il suo amichetto Rhum che è sempre con lei.

Rhum è un cagnolino dolcissimo, color miele, un bellissimo Coker, e insieme affrontano molte avventure, come quella che sto per raccontarvi. 

Era una mattinata di giugno, molto calda e soleggiata, Giulietta e Rhum come ogni mattina fecero colazione ed uscirono a giocare in giardino nella casa in cui vivevano sulla più alta collina di Pescara. 

In giardino li raggiunse il nonno di Giulietta per trascorrere un po’ di tempo insieme. 

Mentre correvano per il giardino e le campagne circostanti, ad un tratto sentirono un forte cinguettio.

Si fermarono e cercarono di capire da dove quel suono provenisse.

Rhum iniziò ad annusare la traccia, e seguendo la direzione del suono, arrivò insieme a Giulietta sotto un bellissimo albero di ciliegio.

 Lì, ai piedi dell’albero, trovarono un piccolo passerotto che non riusciva più a prendere il volo.

Aveva colori grigi e marroni, con sfumature di bianco, il becco giallo ed era molto piccolo. 

Era tanto spaventato, continuava a cinguettare sempre più forte, si vedeva che era molto sofferente perché aveva un’ala piegata.

Giulietta chiamò subito il nonno che, con molta fretta, si precipitò dalla bambina. La vide che piangeva e le chiese cosa fosse successo, se si fosse fatta male; la bambina invece gli rispose che avevano trovato un piccolo uccellino ferito ed era triste perché il passerotto non poteva più volare.

Il nonno andò a prendere in casa una scatola di cartone, ci mise dentro della paglia, poi prese l’uccellino e ce lo appoggiò delicatamente dentro.

Giulietta gli chiese cosa pensasse di fare e il nonno le rispose che lo avrebbe curato, così che potesse tornare a volare in libertà.

Il nonno gli fece una piccola fasciatura sull’ala ferita e con qualche giorno di riposo la ripresa sarebbe stata più veloce.

La bambina era molto contenta e tutti insieme tornarono a casa.

Nel frattempo, Rhum guardava con curiosità il passerotto: si avvicinò all’uccellino, lo annusò e lo leccò per dimostrargli tutto il suo affetto. 

Passarono i giorni e il passerotto tornò a volare per brevi tratti dentro casa.

Giulietta era felicissima e ringraziò tanto il nonno per l’aiuto.

Infine la bambina, il cagnolino e l’uccellino uscirono in giardino tutti e tre a giocare insieme felici.  

In questa favola viene raccontato il rispetto per gli animali, il legame forte che si crea tra loro e le persone, esempio del fatto che grazie agli animali le persone tirano fuori il meglio di sè stesse, come la solidarietà in questo caso.