Progetto Cambia- Mente

foto di Lorenzo Saraceni

Nel primo giorno del Festival della Scienza, lunedì 28 marzo, alcune classi sono state invitate a partecipare, presso il Polo bibliotecario comunale “Raffaele Mattioli”, ad un progetto organizzato dai ricercatori della fondazione AIRC. Che cos’è l’AIRC? La fondazione AIRC per la ricerca sul cancro è un ente privato senza fini di lucro, nato nel 1965 grazie all’iniziativa di alcuni ricercatori dell’istituto dei tumori di Milano. Dall’anno della sua nascita l’AIRC si impegna a raccogliere fondi e finanziare progetti di ricerca oncologici svolti presso laboratori universitari, ospedali e istituti scientifici; assegnare borse di studio a giovani ricercatori in modo da migliorare le loro conoscenze e abilità e a coinvolgere ed informare il pubblico sui progressi compiuti dalla ricerca oncologica. Ogni anno l’AIRC, a seguito di un lavoro di valutazione che viene effettuato dal comitato tecnico-scientifico (composto da scienziati oncologi provenienti da tutta l’Italia, affiancati da più di 600 ricercatori stranieri), provvede a distribuire fondi raccolti tra i progetti che vengono ritenuti validi.

LE FAKE NEWS

Dopo aver scoperto come è nata e cosa significa l’AIRC, i ragazzi sono stati invitati a entrare nel mondo delle fake news. “Fake News” è una locuzione inglese entrata in uso nel primo decennio del XXI secolo, per designare un’informazione del tutto o in parte errata, divulgata intenzionalmente o meno. Le Fake News (o notizie false) sono sempre esistite, ed è bene saperle distinguere da ciò che invece rispecchia la realtà, cosa non del tutto possibile dato che nei nostri giorni se ne parla di più e di conseguenza si divulgano molto velocemente tramite web o social media. Ma le Fake News sono sempre esistite? Si, la primissima Fake News risale all’VIII secolo sotto il regno dell’imperatore Costantino. Il documento, aveva avuto una circolazione vastissima per tutto il Medioevo e certificava che: “Costantino, in segno di grande gratitudine verso il Papa Silvestro che lo aveva miracolosamente guarito dalla lebbra, si era convertito al cristianesimo, donando alla Chiesa di Roma un terzo dell’impero.”

foto di Lorenzo Saraceni

Analizzando il documento della donazione e mettendo a frutto gli studi di filologia e di retorica, Lorenzo Valla nel 1440 denuncia la falsità del documento, dimostrando che, a causa di alcune locuzioni latine anacronistiche, era stato scritto nell’VIII secolo d.C. 400 anni dopo il regno di Costantino. Così l’umanista conferma che la Chiesa (che ha utilizzato per secoli quel documento per giustificare il proprio potere temporale e rivendicare privilegi nei confronti dell’impero) in realtà non ha alcun diritto di possedere territori. Nel periodo della controriforma il trattato fu inserito nell’indice dei libri proibiti nel 1559.

IL CANCRO

Così come le Fake News ci sono molti falsi miti e argomenti controversi sul cancro e su ciò che lo provoca. Con l’aiuto degli esperti i ragazzi hanno cercato di capire cosa sa la scienza a riguardo. Si è arrivati ad ipotizzare che uno dei fattori più dannosi per la salute dell’uomo sia il fumo, anche fumare una sigaretta al giorno può aumentare il rischio di esposizione alle malattie e ai tumori.

foto di Lorenzo Saraceni

Tramite ciò che si legge sul web o sui social media il pensiero e le scelte di ciascun individuo possono essere influenzate. Ma come? Per paura, ad esempio quando si scopre di avere qualcosa di nuovo sulla propria pelle o un dolore da qualche parte si tende a cercare sul web rimedi e cosa si potrebbe avere. Per fiducia, ad esempio ascoltando un amico che per risolvere un problema ha fatto in un modo e quindi si prende la decisione di seguire ciò che ha fatto. Per adattamento all’opinione più diffusa quindi se il gruppo di amici con cui esci il sabato sera fuma e rimani l’unico a non intraprendere quella strada, alla fine ti fai influenzare perché magari ti senti il solo a non fare quella determinata cosa. Per comodità di scelta perché da esseri umani, siamo portati a consumare meno energia possibile e quindi scegliere ciò che è conveniente (ad esempio cercare su internet i rimedi dell’influenza che si ha invece di rivolgersi al proprio medico). Infine  tramite reperibilità dell’informazione, un esempio molto vicino è quello del Covid, infatti all’inizio della pandemia si credeva che la vitamina C potesse proteggere dalla malattia che aveva iniziato a devastare il mondo.

Alla fine della spiegazione i ragazzi sono stati invitati a scegliere tramite un libretto e dei bollini, i comportamenti che ritenevano giusti e che l’uomo dovrebbe seguire. Per concludere infine è stato mostrato loro un decalogo intitolato “#Bastabufale” in cui si ricorda di stare allerta quando si leggono titoli “strillanti” (in grassetto), di verificare sempre la fonte da cui è tratta l’informazione, che anche internet e i social network possono essere manipolati e che anche noi abbiamo un potere ovvero di verificare sempre una notizia prima di diffonderla.

E’ stato un bellissimo progetto, molto interessante anche perché fa riflettere sui vari comportamenti e vizi che un individuo non dovrebbe assolutamente avere e soprattutto mette allerta sulle probabili conseguenze di ciascuna azione.

Di Sharon Anna Rubbi