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Guerra Russia Ucraina, testimonianza da Mosca. Videointervista

“Nel Paese la situazione è normale e la vita prosegue normalmente”. Così afferma Armando Spigno, 26 anni, italiano trasferito a Mosca.
 
A distanza di tre mesi dalla fatidica notte tra il 23 e il 24 febbraio, quando iniziò l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, viene riportata da Armando una visione della guerra quasi surreale. La prospettiva proviene dalla capitale russa, dove la vita dei cittadini prosegue normalmente. 
L’economia russa ha subito diversi tagli da parte degli altri paesi, soprattutto per quanto riguarda quelli appartenenti alla NATO, i traffici tra questi paesi e la potenza russa sono completamente bloccati da due mesi a questa parte. Benché la borsa russa abbia perso molto e ci sia già un inflazione dei prezzi, ci vorrà ancora molto tempo prima di parlare di un possibile default economico, anche tenendo conto che la Russia continua a mantenere rapporti economici con paesi importanti, come la Cina. Di conseguenza, il tentativo da parte della NATO di far crollare l’economia russa al fine di fermare lo scontro non pare abbia attecchito.
 
Sul territorio russo, sono state per molto tempo  effettuate rivolte da parte di una minoranza della popolazione che  è contraria alla guerra; tuttavia, in questo ultimo periodo, però, tutte le rivolte sono state messe a tacere da sanzioni più che salate da parte del governo. In aggiunta a queste sanzioni troviamo anche un importante censura, riguardante principalmente tutti i termini che si riferiscono alla guerra. Di fatti, la parola guerra non solo non può essere utilizzata nelle conferenze pubbliche, pena fino a 15 anni di carcere, ma nemmeno sui social; il modo in cui ci si può riferire a questo conflitto è “operazione militare speciale”. 
Molti tra i social più usati, Instagram, Twitter e Whatsapp, sono stati disabilitati e le notizie che provengono dall’esterno sono poche filtrate.
 
Chiesa di San Basilio nella Piazza Rossa
 
La situazione non sembra in procinto i cambiamento, ma tutti i cittadini, compresi i russi stessi, sperano che questo conflitto finisca il prima possibile.

Fontana nel Park Gorkogo

Video-intervista, testo e foto di Serena Spigno, II Q

Serena Spigno, II Q