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Nella fotografia c’è una realtà così discreta che diventa più reale della realtà

 

Disse una volta Alfred Stieglitz: “La fotografia è un’arte che racconta una storia, stimolando la creatività e l’espressione di se stessi, attraverso un ‘obiettivo’ si può contemplare la bellezza da cui siamo circondati”.


Il termine “fotografia” deriva da due parole del greco antico: phôs (luce) e graphè (scrittura), quindi letteralmente: “scrittura eseguita con la luce”.

La fotografia è un linguaggio universale, non c’è bisogno di parole affinché essa possa parlare, la fotografia vale più di mille parole. E’ capace di congelare un momento storico, un millisecondo insinuante che diventerà un pezzetto di storia impresso nel nostro piccolo universo.

Il mondo impetuoso della tecnologia ha toccato anche il ramo della fotografia, ad oggi abbiamo sia
le fotografie “su carta”, o per meglio le fotografie analoghe, sia quelle digitali.
Figlia del tempo e della società, la fotografia esplora la realtà attraverso il filtro dell’immediatezza. Che si opti per il bianco e nero o per i colori, che si scelga di usare la fotocamera analoga o quella digitale, la sostanza non cambia:
l’immagine parla e racconta in modo sincero e istantaneo.

La fotografia è il processo di registrazione di un’immagine su una pellicola fotosensibile o, nel caso della fotografia digitale, tramite una memoria elettronica o magnetica digitale. L’arte della fotografia muta col mondo, da quando la tecnologia ha folgorato le ultime due generazioni, quest’arte è cambiata, nell’era dei social network le immagini sono diventate il focus della nostra attenzione. Con circa due miliardi di fotografie al giorno, il web è inondato da selfie, foto di paesaggi e attimi di vita privata. Il desiderio di catturare attimi nel mondo è un bisogno dell’uomo che non si è sbiadito nel tempo, bensì si è rafforzato grazie alle nuove tecnologie.

La fotografia è evidente in quasi ogni aspetto della nostra vita moderna. Come forma di comunicazione e documentazione, essa è presente sui giornali, sulle riviste, nelle pubblicità, sui manifesti, in televisione, nei passaporti, nelle carte d’identità, negli archivi, nei sistemi di sicurezza e di sorveglianza. La fotografia svolge anche un ruolo importante nelle attività domestiche e ricreative.
La maggior parte delle fotografie prodotte oggi sono, come detto antecedentemente, istantanee, documentano infatti le attività che accadono nel mondo.

Con la prevalenza di fotocamere digitali e fotocamere dei cellulari, queste attività sono anche documentate grazie alla visualizzazione su siti di condivisione di foto e siti di social network basati su di esse, come Instagram, TikTok, Facebook, Twitter.

L’invenzione della fotografia è un argomento controverso. È stato il risultato di molti sviluppi tecnologici, in particolare associati alla rivoluzione industriale nel XIX secolo, ma è stata anche influenzata da precedenti sviluppi tecnologici come la “Camera oscura”, concepita dal filosofo Aristotele nel IV secolo a.C., ovvero un dispositivo ottico utilizzato durante il Rinascimento per aiutare il disegno e la prospettiva.

Lavinia Vaccari, II Q