Il valore che ci insegna a vivere

L’educazione è molto importante, ti permette di trascorrere una vita tranquilla e ti aiuta ad arrivare agli obbiettivi. È una virtù molto complicata da insegnare, soprattutto ad un essere appena arrivato sulla Terra che riesce appena a guardarsi intorno.

Di solito sono i nostri genitori e i nostri insegnanti che ci educano: ci insegnano a parlare correttamente, a comportarci adeguatamente, a non essere volgari e a costruirci un futuro solido. Già dal nostro secondo anno di vita, impariamo come staccarci dai nostri genitori e a relazionarci con altri bambini, conoscere altri mondi e vivere bene con altre persone. A volte però non funziona sempre così: anche se non c’è nessuno che può stabilire la giusta definizione dell’essere educati, alcune persone non hanno un’educazione che permetta la formazione totale della persona; alcuni genitori non sono presenti per i loro figli, e ad altri non importa neanche di loro, così questi ragazzi si trovano senza un supporto esterno, si trovano soli con se stessi, dovendosi costruire una vita con le proprie forze senza nessun aiuto, e ricevere l’educazione solo dal mondo esterno; queste secondo me sono le persone che diventeranno più forti per affrontare la vita. Nessuno ci può dire come combattere le nostre battaglie, i nostri genitori ci insegnano come vivere solamente in base a ciò che è stato insegnato a loro, solamente in base a ciò che loro credono sia giusto, ma non è detto che sia davvero giusto. Cosa è giusto e sbagliato non lo può stabilire nessuno, ma ognuno di noi può farlo per se stesso; le esperienze, le persone, viaggiare, parlare ci aiuta a capire, chi vogliamo diventare nella vita. Solamente noi abbiamo abbastanza potere su noi stessi da influenzarci sulle nostre decisioni. Dopo averci insegnato a parlare, a camminare e (quasi sempre) ad amare, poi la sfida della vita dipende solo dalla persona che la sta vivendo. Ogni genitore ha un modo diverso di educare: ci sono quelli che puniscono, quelli che usano la violenza, quelli che urlano, quelli che usano la permissività, quelli che supportano… niente sarà mai abbastanza per convincerci di qualcosa che riteniamo sbagliata. I miei genitori ad esempio puniscono, il che è una modalità da me condivisa, il problema sorge quando non vogliono ascoltare: noi figli, passiamo una grande parte della nostra vita ad ascoltare i nostri genitori come se fossero i nostri mentori, ma vogliamo anche noi qualcosa in cambio. A volte sembra come se credessero che il loro percorso sia terminato e che non devono imparare più niente, invece io sono consapevole che non sarò mai piena di nozioni. Ogni giorno nel momento in cui ti svegli, il tuo sapere si sviluppa sempre di più in modo graduale, ogni giorno anche se mi sembra di non stare facendo niente, so che sto imparando qualcosa ogni secondo anche quando non me ne accorgo. Ma ci sono anche altre persone che ci possono passare del sapere fondamentale e sono i professori. Anche se il loro scopo principale è insegnarci la cultura, i loro modi di fare ci fanno capire diverse cose sulla vita di una persona adulta che si può sentire realizzata o meno; potrebbero rappresentare persone a cui affidiamo tutta la nostra stima, persone che seguiamo per far si di diventare come loro, oppure potrebbero rappresentare quelle a cui non vorremmo mai assomigliare. Questo per i modi di fare, per il modo di parlare, come si relazionano con altri elementi ed il modo in cui si assumono la responsabilità di essere il motivo del futuro di centinaia di studenti. L’educazione può essere insegnata da una persona, da un sentimento, da un video, da un oggetto, da qualsiasi cosa, basta essere consapevoli di averla.

Antonia Nocca, III DL