29 11 2022, ore 7.00

Il suono della sveglia mi fa sobbalzare nel letto, apro un occhio e leggo: 29/11/2022, ore 07.00. E’ TARDISSIMO! 

Mi alzo, corro verso le scale e inciampo sul primo gradino. Correndo arraffo i vestiti, mi ingozzo con la colazione già preparata da mia mamma e cerco disperatamente lo zaino.

Prendendo la cartella mi accorgo che è praticamente vuota! Mettendomi le mani tra i capelli preparo la cartella con la paura di dimenticare qualcosa, apro il diario per controllare e leggo:

Martedì 29 novembre

  • STORIA: scrivere sul quaderno la definizione di CAPOLETTERA, MINIATURA e AMANUENSE;
  • ITA: TEMA: Sono diventato una divinità dell’Olimpo!

Rileggo tre  volte sperando di aver sbagliato, ma è proprio così: mi sono dimenticato di svolgere il tema! Mi viene da piangere, vado in bagno a sciacquarmi la faccia e guardando lo specchio… non vedo nulla. Mi stropiccio gli occhi, mi pizzico la faccia ma… niente, sono  INVISIBILE!

La prima impressione è di terrore, ma poi penso che la mia nuova condizione si può trasformare in un vantaggio.

Per mia fortuna i miei genitori sono già al lavoro e non possono scoprire nulla. Si preoccuperebbero tantissimo!

Vado a scuola senza lo zaino, entro nella mia classe e c’è la professoressa Capellaro a fare supplenza. Edoardo, assente durante le altre lezioni e non avendo chiesto i compiti, non ha scritto le definizioni sul quaderno. Prima che la professoressa chieda di mostrarle  il suo quaderno, io glielo prendo e scrivo le definizioni al posto suo.

All’ora successiva il professor Tengattini spiega le potenze e dice che è più difficile scriverle che studiarle… a quel punto mi viene un’idea: vado dietro alla cattedra e, quando il professore si rivolge alla classe, cancello quello che ha appena scritto alla lavagna. Tutti i compagni si guardano stupiti, qualcuno ridacchia nascondendo la bocca con la mano. 

Improvvisamente la campanella suo… ma non è il classico rumore… è la mia sveglia!

Il suono mi fa sobbalzare nel letto, apro un occhio e leggo: 29/11/2022 ore 07.00. E’ TARDISSIMO. Ma… aspetta… se mi sono svegliato vuol dire che…  fino ad ora ho sognato!

 

Testo di Matteo Pizzo, I D Marconi

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