Erasmus+:EACiti contro la stigmatizzazione

Il 16 dicembre, gli alunni del Polo Liceale R.Mattioli hanno avuto l’opportunità di partecipare all’interessante convegno “Il bullismo e lo stigma sessuale e di genere nelle scuole: aspetti giuridici, psicologici e buone pratiche”  tenuto da professionisti e cofondatori  del centro  “Sinapsi” della Facoltà di Psicologia dell’Università Federico II di Napoli, la Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e le famiglie ed il Collegium Advocatorum Histoniense. Questo convegno si inserisce all’interno di una serie di iniziative formative in sinergia con il Progetto Erasmus+ EACiti – European Active Citizenship, che si propone di stimolare riflessioni e attivare buone pratiche relativamente a vari temi di cittadinanza attiva. Infatti, bullismo e uguaglianza di genere sono le tematiche che verranno trattate nei prossimi scambi di questo progetto, che si svolgeranno in Estonia e in Romania e coinvolgeranno alcuni alunni del nostro Polo Liceale nei mesi a venire.

Pertanto, questa conferenza, oltre ad integrare in maniera molto stimolante l’offerta formativa  della scuola, si sposa perfettamente con le tematiche e le finalità  del progetto EACiti, che rispecchiano le priorità del programma Erasmus+ nel contesto scolastico e sociale europeo.

In special modo, nel convegno sono stati evidenziati diversi confronti con altre realtà europee riguardo l’inclusività della comunità LGBTQ+, e ne è derivata una posizione di  squilibrio per la nostra nazione, dove il concetto di inclusività in merito alla comunità appena citata è carente, oltre ad esserci numerosi casi di stigmatizzazione e stereotipi nei confronti delle persone non cisgender. E ’proprio qui che entra in gioco l’Erasmus+ con tutte le sue ramificazioni, che permettono di interconnettere le buone usanze culturali e i giusti ideali di nazione in nazione per far si che tutti si sentano cittadini non solo dell’Italia , ma  anche dell’Europa e del mondo. In questo modo, si favoriscono il cosmopolitismo ed il carattere esemplare dell’inclusività, arricchiti e condivisi a livello internazionale.

Grazie alla sinergia tra progetti Erasmus+, Pride, associazioni e varie campagne di sensibilizzazione nel prossimo futuro la nostra Italia potrà abbandonare il triste ruolo di capolista nella classifica delle nazioni di stampo sessista, genderista ed eteronormativo, ed ogni forma di stigma diventerà soltanto uno sgradevole ricordo.

Anche l’importanza  e il corretto uso del linguaggio non verbale, dunque del linguaggio del corpo e dei gesti, sono stati ulteriori temi di riflessione.

Un altro punto di  convergenza tra l’odierno convegno ed il progetto EACiti è il linguaggio non ostile, un concetto che può sembrare a tratti futile e scontato, ma che in realtà ancora oggi  presenta forti criticità proprio perché spesso  non siamo consapevoli dell’effetto che le parole possono  produrre nel nostro interlocutore. Infatti, se usate inconsciamente ed irresponsabilmente le parole possono essere come lame taglienti che  straziano le pareti del nostro cuore. Non esistono parole neutre, ogni parola ha una precisa corrispondenza, a volte anche ambigua, per cui vi sono parole apparentemente innocue  che in realtà sono intrise di altri significati ostili e diffamatori, ed è diritto e dovere di ogni cittadino ed essere umano in quanto tale porsi come fine un uso rispettoso del linguaggio. 

Sia il convegno, sia progetto Erasmus+ EACiti vogliono perseguire questi obiettivi.

 

Sara D’Annunzio