Diversi modi di salutarsi nel mondo

Sapete quali sono i diversi modi di augurare buona salute, ossia, salutare? Proviamo ad andare in giro per il mondo e ne troveremo molteplici. Eccone alcuni tra i più curiosi

In Giappone il saluto consiste in un inchino. Esistono tre diversi tipi di inchino che prevedono gradi di curvatura differenti a seconda del contesto in cui ci si trova e della persona alla quale ci si riferisce. L’Eshaku è l’inchino più informale, infatti, implica una curvatura del busto di 15 gradi o anche solo un leggero cenno di capo. Il Keirei, con curvatura pari a 30 gradi, viene invece utilizzato in contesti lavorativi per mostrare riverenza. Il Saikeirei, l’inchino più profondo di 45 gradi, è rivolto a persone di grande importanza o utilizzato in contesti religiosi.

In India, invece,  le persone si salutano unendo le mani in preghiera all’altezza del cuore e pronunciando Namaste (io mi inchino a te).Secondo la tradizione indiana al centro del cuore di ognuno si trova la propria anima, quindi Namaste, accompagnato dal gesto delle mani, è un saluto di gratitudine alla presenza divina che si trova dentro ognuno di noi.

In Tibet, come saluto, si mostra la lingua per dimostrare che non è di colore nero. I tibetani sono anche soliti unire le loro mani e posizionarle sul petto per mostrare che “vengono in pace”. Cominciarono a salutarsi così per provare che non erano la reincarnazione di un re crudele del IX secolo che si narrava avesse la lingua nera.

Nelle Filippine le persone anziane vengono salutate prendendo la loro mano e posizionandola sulla propria fronte, chinandosi dinnanzi a loro. Questo gesto dimostra rispetto e riverenza. In Malesia, invece, sono le dita delle mani ad entrare in contatto e poi le proprie mani vengono portate al cuore. Questo gesto simboleggia che le persone si salutano dal profondo del loro cuore.

                      Ilary Trofino