Le vere domande

Io sono un pino o un albero o altro ancora, le domande che mi fanno spesso sono: “Che scuola farai? Che lavoro vuoi fare? Io ti consiglio…”.
Ma sono queste le domande giuste da fare? Vorrei che ogni tanto qualcuno mi chiedesse: “Chi sei? Cos’è che ti rende ciò che sei?”.
Domande che ti fanno riflettere, che ti fanno dire: “Ma io chi sono? “.
È vero, potrei raccontare della scuola che voglio fare, ma se raccontassi del “perché” la voglio fare!? Ci sono tante scuole tra cui scegliere: c’è il Classico, c’è Scienze Umane o il Socio Sanitario, ma le domande da farmi sono ancora di più. Ad esempio non saprei rispondere alla domanda: “Chi sono?”.
Perché io non sono nessuno da poter descrivere, sono tutti i colori dell’arcobaleno, sono tutte le stelle del cielo, nessuno sa ciò che penso o ciò che provo veramente. Questi pensieri ad alcuni potrebbero sembrare egoisti, io penso siano solo sinceri. Perché non posso dire sono solo un albero? Un albero ha centinaia di rami e migliaia di foglie, che sono opzioni infinite parti di noi che crescono e muoiono che si ramificano e si sradicano. Siamo in continua evoluzione e non possiamo dire “sono quello che sono e rimarrò sempre così”, perché  ci saranno sempre delle scelte che ci faranno cambiare, c’è sempre qualcuno che ci farà sognare. Oltre alla scelta della scuola c’è anche quella dell’università o quella del lavoro e tante altre ancora, ma se lasciassi  la vita scegliere per me, se seguissi il flusso del tempo come una foglia nel vento, lei non sceglie dove andare, è il vento che la trasporta, che la porta al suolo, che la fa alzare e cadere fino ad arrivare dove era sempre destinata ad essere, perché è quello che avrebbe fatto lei. 
La verità…
La verità è che non sappiamo ciò che succederà o che faremo. 
La verità, una sola parola, eppure così importante e speciale come il vento; la verità è ciò che vogliamo e possiamo fare senza cattive conseguenze, ma “chi siamo” è solo una domanda o molto di più? 
 
Rebecca Borri Beltramasso, 3E, Scuola media Marconi