Immersi nelle Marche, tra arte storia e scienza

Grazie all’associazione VastoScienza, che ogni anno si preoccupa di organizzare eventi per la Settimana del Pianeta Terra, oggi, 24 Ottobre, noi ragazzi della 3 A abbiamo avuto l’occasione di immergerci tra le strade e la storia di Ascoli Piceno e di incantarci di fronte alla bellezza e alle particolarità infinite del Museo Malacologico.  Infatti, accompagnati dalle professoresse Di Brigida e Bellano è stato possibile unire in un magico viaggio nelle Marche arte, storia e scienza.  

Approdati inizialmente nella Città delle cento torri, ci siamo potuti perdere tra gli antichi profumi e le vie in travertino: eravamo piccole ombre in confronto alla maestosità dei monumenti visitati, come la Cattedrale di Sant’Emidio, prima tappa del nostro viaggio.  

Entrati nel duomo, che signoreggia sulla piazza principale, siamo stati circondati da muri che hanno raccontano migliaia d’anni di storia: partendo dalle influenze pagane e poi paleocristiane, poiché i perseguitati si nascondevano tra gli affreschi della cripta, siamo arrivati all’epoca rinascimentale, nella quale la chiesa è stata completata ed abbellita dagli sfondi azzurri e dai dettagli dorati.  
Abbagliati nuovamente dalla luce del sole ci siamo spostati in piazza del popolo per seguire le orme di San Francesco che, 800 anni prima, camminò per quelle stesse strade attirando seguaci d’ogni parte. 
Ed è proprio in piazza del Popolo che sorge la Chiesa dedicata al Santo, dov’è persino conservato il sangue delle sue stimmate. 
 
Dopo aver degustato le olive, tra risate e palati soddisfatti, e dirottato alla volta della Mostra del Fumetto, ci siamo diretti nuovamente in Piazza Arringo, verso la Pinacoteca Civica: una camera delle meraviglie ricca di opere del posto.  
Abbiamo girovagato tra i quadri del Crivelli, Cola Amatrice e Cecco D’Ascoli, circondati da forme d’arte diverse, colori accesi e statue parlanti. 
 
Terza ed ultima tappa è stato il museo Malacologico di Cupra Marittima
Quindi, dopo un altro breve viaggio in autobus, abbiamo potuto aggirarci ed ammirare le infinite conchiglie raccolte lì, provenienti da posti disparati: Filippine, Australia, Francia e tutto il resto del mondo. 
 
Tra i colori abbaglianti delle conchiglie e antichi oggetti in madreperla, ci ha colpito la profonda riflessione sulla questione dell’inquinamento marino aperta dal Direttore del Museo che ci ha accolti nella Sala Conferenze. Un risultato fatale per molte specie acquatiche, ma che si adagia nel silenzio.  
È infatti da mezzo secolo circa che l’uomo per cercare di tutelare il litorale ha usufruito dei frangiflutti – nefasti per molti molluschi ed altri abitanti del mare – che hanno compromesso l’habitat naturale di questi ultimi. 
Ciò ha portato dunque ad un notevole cambiamento sulla costa: se prima la battigia ospitava i resti di migliaia di specie diverse, ora, quando il mare inonda la spiaggia, ne rimangono solo poche decine
 
Di questo viaggio, breve ma intenso, custodiremo il ricordo della varietà di colori delle conchiglie, la meraviglia all’uso della luce nelle opere di Guido Reni, le suggestioni provenienti da scorci e vicoli che si perdono in secoli di storia, invasioni, ricostruzioni, il gusto inconfondibile delle prelibatezze ascolane!
 
 
Alessandra Masciantonio
Giulia Tiranno

Alessia Roman

Alessia Menna

Chiara Lattanzio

Aaron Monteferrante