Il mito di Prometeo

Il fuoco, necessario al genere umano, compare in molti miti. Il mito più conosciuto  è quello di Prometeo, l’unico in cui compaiono gli uomini all’interno della Teogonia, opera di Esiodo, in cui vengono descritte la storia e la genealogia degli dèi. Questo contribuirà a rendere Prometeo una delle figure più significative e complesse della cultura greca, ma anche intermediario fra due mondi, quello umano e quello divino.

Affronteremo qui la versione del filosofo Platone che inserisce Prometeo in uno dei suoi dialoghi più conosciuti, il Protagora. 

Il contesto in cui si ambienta questo mito vede protagonisti gli dei i quali si apprestano ad aprire le porte del mondo agli esseri viventi che hanno creato. All’alba, queste creature dovranno iniziare quella che è l’avventura della vita. Ma gli esseri viventi non hanno ancora delle qualità, pertanto gli dei chiamano Prometeo ed Epimeteo (fratelli semidei) e li incaricano di distribuirle.

Epimeteo chiede al fratello di poter eseguire da solo il compito e Prometeo accetta. Distribuisce, allora, le qualità facendo in modo che nessuna razza potesse estinguersi. Si dimentica, però, degli uomini. Ma ormai le porte del mondo stanno per essere aperte. 

Prometeo, allora, infrange le regole e si reca furtivamente dagli dei per rubare il fuoco ad Efeso e l’intelligenza tecnica ad Atene, garantendo all’uomo la possibilità di sopravvivere. Una volta scoperto, Prometeo sarà punito: incatenato ad una torre, vedrà le sue interiora divorate ogni giorno da rapaci, mentre ogni notte le vedrà ricrescere.  .

Gli dei si rendono conto che gli uomini vivono solo perché Prometeo ha donato loro queste due qualità, nonostante le quali gli uomini, pur riuscendo a sopravvivere, rimangono deboli, in quanto incapaci di vivere insieme. Per sopravvivere sono costretti a convivere. Il fatto che siano incapaci alla convivenza sarà alimentato da Polemos (il dio della guerra) che, impossessatosi degli uomini, fa in modo che essi combattano fra loro. 

                                                                                                                                             Chiara Di Mascio