Gli angeli nelle diverse culture

Il termine angelo deriva dal greco ἄγγελος ( ánghelos) e dall’ ebraico מלאך ( mal’ akh),  e significa messaggero. Alla parola angelo colleghiamo, di solito, quelle immagini presenti nelle chiese, con pelle diafana e ali. Ma se non fossero così?

Cultura ebraica e cristiana
Nel 2008 un’utente scrisse su Reddit che un amico aveva trovato una misteriosa valigetta vicino la spazzatura ad Asheville, North Carolina. All’interno di essa si trovavano strani ed inquietanti scritti, studi e disegni datati 1975-1977.
C’erano diagrammi e progetti ingegneristici, ma soprattutto disegni di strane creature a molte teste con ruote simili a ingranaggi. Erano le rappresentazioni degli angeli biblici.
Gli angeli hanno il compito di fare da messaggeri, ma questo non è l’unica funzione. I cristiani hanno rielaborato notevolmente la mitologia ebraica al punto da renderla completamente irriconoscibile.
Infatti, gli angeli della tradizione ebraica non portavano buone notizie, erano tutt’altro che pacifici messaggeri e, il più delle volte, svolgevano il compito di guardiani, di veri e propri guerrieri coinvolti in scontri violenti.
In alcune occasioni venivano esplicitamente definiti “angeli distruttori” o “carnefici” poiché compivano azioni di guerra, opere di morte e devastazione.
Tra gli angeli messaggeri può capitare di imbattersi in quelli che si presentano con forma antropomorfa e possono aver ispirato l’iconografia tradizionale. 
Questi non hanno mai le ali, che furono inserite nelle raffigurazioni solo a partire dal IV d.C. per comunicare la loro natura divina o per giustificare il dono di poter volare.

Esistono numerose gerarchie per queste entità, che sono indicate come gerarchie angeliche in una reinterpretazione molto libera. Le gerarchie vengono dedotte dalla Bibbia ma non compaiono chiaramente, quindi sono il frutto di teorizzazioni successive. La base di queste gerarchie sarebbe un testo considerato apocrifo dal canone Cristiano: il libro di Enoch.
Enoch era il bisnonno di Noè e nel suo libro appaiono angeli di forma non umana attraverso visioni. I tre principali gruppi indicati nel libro sono i cherubini, serafini e troni.

I cherubini sono entità di grado più basso rispetto ai tre sopra citati. Hanno sembianze umane, quattro facce e quattro ali, gambe dritte, zoccoli ai piedi splendenti. Ogni faccia ha sembianze diverse: leone a destra, toro a sinistra, un’aquila e una sembianza umana. Tra le quattro ali, due ali che si toccano e due che coprono il corpo. Li possiamo trovare nel Tempio di Salomone presso l’Arca dell’Alleanza. Si dice che in passato i cherubini facessero parte di un carro vivente, chiamato Merkavah.

I serafini posseggono sei ali: due coprono la faccia e due permettono di volare. Il
termine seraphin si usava per indicare i serpenti. Il serpente era simbolo di potere regale e divino del Faraone, ed era associato al fuoco del sole. Viene quindi ipotizzato che gli autori dell’antico testamento abbiano preso a modello il serpente divino facendolo passare per l’immagine dei serafini.


Angeli punitori e dell’oltretomba
Gli angeli punitori sono angeli molto simili ai nostri che conosciamo grazie ai film. Puniscono gli umani per i loro comportamenti e hanno sembianze diverse. 
Ad esempio c’è Temeluchus, un angelo senza pietà, interamente composto di fiamme che nell’Apocalisse di Paolo trafigge con un forcone di fuoco un vecchio sacerdote goloso e lussurioso. Munkar e Nakir, angeli che mettono alla prova la fede dei morti tramite domande. Hanno occhi neri, capelli lunghi fino ai piedi e portano con loro grandi martelli.


Angeli della morte e distruttori
Noi conosciamo un solo angelo della morte, il più famoso è Alrael
Il suo corpo è interamente formato da occhi e sta con un piede in cielo e l’altro negli inferi. Controlla la vita dei mortali.
Gli angeli distruttori sono una categoria a parte anche se vengono confusi con gli angeli della morte. Sono carnefici, compiono azioni di guerra e opere di morte e devastazione.

Samael è l’unico angelo che può far parte di tutte le categorie in base alle nature in varie religioni. É nominato nel primo libro di Enoch come angelo caduto.
Nella tradizione ebraica viene identificato come chi causò le piaghe d’Egitto, quindi angelo punitore. Secondo l’Apocalisse di Mosè è un angelo della morte, mentre nell’Apocalisse greca di Baruch è lui a spingere il serpente che tenta Adamo ed Eva, e dopo quest’ultima versione verrà sempre più sovrapposto alla figura di satana.

                                   Giulia De Simone