la lenticchia, un legume “fortunato”

Secondo la tradizione italiana, consumare lenticchie a Capodanno porta soldi e fortuna nell’anno a venire. Un augurio e un auspicio che pochi si negano durante la notte di San Silvestro.
Per salutare il vecchio anno e accoglierne uno nuovo con positività e buona fortuna si è soliti preparare un bel piatto di lenticchie. 
Questo alimento è sinonimo di ricchezza, ma come mai?
Bisogna andare indietro nel tempo e ricordarsi che sono stati i primi legumi coltivati dagli uomini. 
I primi a trarne vantaggio furono gli antichi egizi che, già nel 500 a.C., viaggiavano per il Mediterraneo diretti verso l’Italia e la Grecia per rivendere le loro rinomate lenticchie.
 
La tradizione di mangiarle a Capodanno è da attribuire ai romani, che erano soliti regalare, con l’arrivo del nuovo anno, una borsa in cuoio con dentro le lenticchie come augurio di buona fortuna. L’auspicio era che questi legumi si trasformassero in monete durante l’anno. 
Perché proprio le lenticchie?  
 
Esteticamente sono gli alimenti più simili alle monete, ma sono state scelte anche per i loro valori nutrizionali noti già in antichità. Le lenticchie sono ricche di proteine, di sali minerali, ferro e vitamine del gruppo B; infatti, sono sempre state considerate una ricchezza alimentare e il prodotto ideale per chi non aveva abbastanza soldi per comprare carne, ma poteva allo stesso modo nutrirsi e assicurarsi una riserva di cibo per l’inverno. 
 
Giada Gizzi