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“Vinpeel degli orizzonti” un libro simbolo di libertà e scoperta

Vinpeel degli orizzonti è il primo romanzo di Peppe Millanta pubblicato nel 2018 dalla casa editrice Neo Edizioni.

La storia rispecchia molto l’animo ribelle e desideroso di conoscere dell’autore. Peppe Millanta, infatti, vanta nel suo curriculum stravaganti esperienze di lavoro, tra cui una carriera di avvocato durata solo 12 ore.

Il libro narra della cittadina di Dinterbild, un posto in cui non si può sognare.  Tra gli abitanti, arrivati lì per aver perso l’occasione di essere felici, spicca Vinpeel, ancora capace di sognare e credere che ci sia altro oltre Dinterbild, l’Altrove. La città si affaccia sul mare, parte molto importante nello svolgimento della storia perché rappresenta la possibilità di fuggire, ma anche un luogo di malinconia, dove Vinpeel si rifugia per raccontare alle conchiglie ciò che non può raccontare a suo padre, Ned Bundy, freddo e distante.

Vinpeel però non è l’unico a voler andare via. Come lui c’è Krisheb, additato come strambo, che realizza continue invenzioni per poter viaggiare nell’Altrove e con le quali, alla fine, riuscirà a far scappare tutti i cittadini ,riportandoli alle loro vite, tutti tranne Ned Bundy .

Trovo che questo libro sia un simbolo di libertà e scoperta. Insegna che la felicità non è una cosa che arriva casualmente, ma ci vuole impegno e coraggio per raggiungerla. Gli abitanti di Dinterbild sono lì perché hanno perso la speranza nel cercarla. Proprio per questo Vinpeel è un personaggio che mi sta particolarmente a cuore, non si è mai arreso nel credere e nel cercare e alla fine è riuscito nel suo intento.

Un altro personaggio molto significativo è Ned Bundy, silenzioso e impenetrabile. Nella città è l’unico che non è riuscito a dimenticare il proprio passato, a causa di un dolore troppo grande da poter essere messo a tacere. Lui passa il tempo scrivendo messaggi che affida al mare e ascolta le conchiglie, che raccontano storie diverse, cercando quella che racconti la sua.

Lo stile dell’autore si rivela nei dettagli fantasiosi e a tratti poetici, ma anche in sgradevoli buchi narrativi.

Una pecca è rappresentata dalla spiegazione del contesto, che occupa gran parte del libro rispetto allo sviluppo che viene invece palesato in modo sbrigativo.

Nonostante queste mancanze, rimane una lettura gradevole che consiglierei a lettori più piccoli.

Sara De Cinque