L’inquinamento e le sue sfaccettature

L’inquinamento è sempre stato un problema che ha afflitto e danneggiato l’uomo e l’ambiente. Purtroppo sono diversi i tipi di inquinamento che minacciano l’equilibrio sostenibile ad esempio quello dell’aria, delle acque e dei mari o del suolo.
 
Per quanto concerne al primo, questo è causato dai gas dannosi che vengono immessi nell’atmosfera. Questi possono essere di origine naturale, ovvero sostanze rilasciate da eruzioni vulcaniche oppure prodotti dall’uomo come ad esempio dalla combustione del petrolio, del carbone o di altre sostanze usate per produrre energia, dalle attività industriali, dagli impianti di riscaldamento e dai mezzi di trasporto. 
Le particelle più grandi con la giusta illuminazione sono visibili sotto forma di polvere o caligine, mentre quelle più piccole sono invisibili. Quanto più le particelle sono fini tanto più sono in grado di penetrare nelle vie respiratorie e dunque in grado di lederci; le particelle più piccole riescono persino a raggiungere il sangue.
Il gas principale che inquina l’aria è l’anidride carbonica ed è molto dannoso in quanto forma una pellicola e non permette alla Terra di rilasciare il calore accumulato durante l’esposizione al sole, ciò viene chiamato  effetto serra  ed è causa dell’innalzamento delle temperature che porta al surriscaldamento.
Sono molte le sue conseguenze e non da sottovalutare, lo scioglimento dei ghiacciai è un valido esempio, ma solo uno di una lunga nella quale troviamo anche l’innalzamento dei mari o le precipitazioni sempre più violente.
Per quanto riguarda invece l’inquinamento delle acque sono svariati e di diversa origine i motivi per cui queste vengono inquinate: la diretta immissione degli scarichi delle città in mare, pesticidi, diserbanti e fertilizzanti usati nell’ agricoltura, e non solo, anche il rilasciamento di sostanze tossiche da parte delle industrie che poi finiscono in mare.
 
L’immissione di queste sostanze nella nostra grande riserva di acqua provocala decomposizione di molte alghe che, di conseguenza, bruciano l’ossigeno, fonte di vita.
Un altro grande problema che ricorre attualmente è la plastica.
Questa è composta da materie non biodegradabili e che quindi sono causa di inquinamento. Molte volte queste plastiche finiscono in mare e vengono scambiate per cibo da pesci, rettili e mammiferi e quindi compromettono la catena alimentare (infatti poi gli animali stessi potrebbero essere pescati e mangiati e dunque introdotte a nostra volta particelle dannose nel nostro organismo o addirittura portare virus e batteri), oppure restano impigliati in sacchetti o altri oggetti di plastica rischiando la morte. 
Infine vi è anche l’inquinamento del suolo, con il quale si intende l’alterazione delle sue caratteristiche chimico-fisiche e una predisposizione all’erosione. La causa principale sono gli esseri umani che hanno il compito di aiutarlo tuttavia lo danneggiano gettando rifiuti non biodegradabili. Inquinare il suolo vuol dire anche metterlo in condizione di non poter più produrre i frutti della natura e ciò equivale ad avere meno terre coltivabili e quindi meno cibo. Inoltre danneggia anche la catena alimentare, producendo alimenti tossici.
 
Dunque dopo questo breve discorso sull’inquinamento, cosa possiamo fare noi per migliorare la situazione?
 
Alice Racciatti