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Al Mattioli, fino al 10 febbraio, la mostra “Sterminio in Europa”

In occasione della mostra “Sterminio in Europa”, curata dall’ANED in collaborazione con ANPI, il Polo Liceale Mattioli ha organizzato un incontro con il Presidente della sezione ANPI di Vasto, Domenico Cavacini.

Il prof. Cavacini ha illustrato le basi fondanti dell’ANPI: “Antifascismo, resistenza e costituzione”. L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, è la casa di tutti gli antifascisti impegnati nella valorizzazione della memoria, della resistenza e dei principi e valori della Costituzione. 

L’obiettivo della mostra è quello di sensibilizzare le nuove generazioni sulle atrocità subite dagli ebrei e da tutti i deportati nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale. 

“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”. Così ha affermato Liliana Segre in occasione della sua nomina a senatrice a vita nel 2018.

Abbiamo avuto l’occasione di ricordare la crudeltà che veniva praticata durante il periodo fascista nei campi di Internamento istituiti, in seguito all’entrata in guerra dell’Italia, per alloggiare ebrei, antifascisti, persone ritenute pericolose per la sicurezza nazionale.

Ha provocato forte emozione ascoltare, dalla voce di Raffaella Zaccagna, un frammento tratto dal libro “I sassi e le ombre. Storie di internamento e di confino nell’Italia fascista” dello storico Gianni Orecchioni, in cui racconta che da bambino, insieme ai suoi compagni di giochi, passando accanto a “Villa Sorge”, nella città abruzzese di Lanciano, nemmeno si soffermava a sbirciare fuori dalle finestre dell’edificio: gli era sempre stato detto che si trattava di una casa abitata da fantasmi e creature spaventose e per questo era meglio starne alla larga. Solo una volta divenuto grande ha avuto il coraggio di varcare le porte della Villa, scoprendo che si trattava in realtà di un campo di internamento fascista che, all’epoca, ospitava unicamente donne provenienti da diverse regioni e perfino da altre nazioni europee. Tra queste, Maria Eisenstein, ebrea polacca, internata numero 6, condotta a Villa Sorge nel 1940.

 

L’indifferenza, come affermato dal presidente Cavacini, è stato l’elemento centrale dei più grandi stermini mondiali. L’indifferenza purtroppo persiste ancora oggi: spesso le persone tentano di ignorare i riferimenti allo sterminio in Europa e, ancor peggio, le giornate dedicate alla memoria di tutte le vittime della seconda guerra mondiale. Non è questa la soluzione, non è questo il modo di affrontare il problema per evitare che qualcosa del genere possa capitare di nuovo: la sensibilizzazione è assolutamente fondamentale, non bisogna mai smettere di informarsi ed approfondire queste tematiche dolorose e anche delicate.

Cavacini ha, inoltre, sottolineato l’importanza della nostra Costituzione, definita come “una raccolta di principi a cui bisogna tendere per il vivere civile”.

Ricordiamo che la mostra “Sterminio in Europa” rimarrà nel nostro Istituto fino al 10 febbraio 2024.

 

Giorgia Smargiassi

GianMaria Ausanio