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Il Polo Liceale Mattioli ricorda la Shoah: la parola agli studenti

Senza memoria non possiamo costruire un’ umanità consapevole e proiettata al futuro. I giovani sanno accogliere e rendere attuale e originale il messaggio che viene dal passato.

Il Polo Mattioli ricorda la Shoah: la parola agli studenti.

“La Shoah è una delle pagine più buie della nostra storia, un orrore che squarcia il silenzio e che spinge a riflettere sulla necessità della pace, della comprensione e della tolleranza nella nostra vita”. (classe III A)

“Ai giorni nostri abbiamo ancora la possibilità di ascoltare testimonianze dirette sulla Shoah, ma un giorno queste verranno a mancare e non potranno trasmettere la memoria alle generazioni future. E’ importante non dimenticare, passare il testimone, tenere sempre il ricordo vivo. Noi della classe terza B pensiamo che sia importante conservare un senso di fratellanza e di rispetto verso il prossimo, senza paura di esprimere la propria opinione”. (classe III B)

“Riteniamo che la Shoah sia un avvenimento da ricordare non solo per tutto il male che c’è stato, ma anche per parlare di come donne e uomini abbiano avuto il coraggio di mettere a rischio la loro vita per proteggere bambini e persone fragili, di come l’amore abbia potuto superare il male assoluto grazie a queste azioni”. (classe 3ASA)

“Sono morto con altri cento. Sono morto che ero bambino.” Francesco Guccini, con una semplice canzone, ha toccato un tasto dolente. Ogni anno, nella giornata della Memoria, abbiamo occasione di soffermarci e dedicarci del tempo per pensare, riflettere sul fatto che, se anche il passato non si può cambiare, il presente e il futuro sì! Ma…cambiare cosa? Si tratta di comportamenti, di abbattere il pregiudizio. E’ la prima forma per creare una comunità più unita, solida e pronta a supportarsi a vicenda. (classe IV B)

S H O A H – Senza Humanitas Ogni Azione è Horror. (classe III D)

“L’orrore del fatto è smisurato. Non si può concepire come un essere umano abbia potuto causare un dolore tale a milioni di altri esseri umani. Noi ricordiamo”. (classe 4 ASA)

“Sul banco, scrivo il tuo nome. Sulla pagina bianca, scrivo il tuo nome. Sui muri scalcinati, scrivo il tuo nome. Sulle pietre, scrivo il tuo nome. Sui binari di un treno, scrivo il tuo nome. Sui volantini pubblicitari, scrivo il tuo nome. Negli sguardi vuoti, scrivo il tuo nome. Nelle mani che non si incontrano, scrivo il tuo nome. Nelle parole dimenticate sono scritti i vostri nomi: Memoria, Rispetto, Libertà”. (classe II A)

“Sentiamo sempre dire che la Giornata della Memoria ha come scopo principale quello di ricordare affinché queste atrocità non vengano mai ripetute. Eppure, è ciò che accade tutti i giorni, sotto il silenzio di tutti. Come possiamo ricordare con la giusta dignità le vite perdute di tanti innocenti, se siamo colpevoli di questo silenzio di morte?”. (classe IV D)

Redazione Mattioli’s Chronicles