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“Le nuotatrici” l’incredibile viaggio dalla Siria alla Germania delle sorelle Sara e Yusra Mardini

“Le Nuotatrici” è un film del 2022 basato su una storia vera.

Il film, grazie alla regia di Sally El Hosaini, porta in scena una realtà che non siamo abituati a vedere: cruda, ingiusta e drammatica. Le protagoniste sono due sorelle, Sarah Mandini, la più grande, e Yusra Mandini. Le due praticano nuoto e vengono entrambe allenate dal padre, ex nuotatore professionista. Il loro sogno è gareggiare alle Olimpiadi e rappresentare la loro nazione, la Siria. La loro adolescenza, così come i loro sogni, viene messa a soqquadro dalla guerra civile che devasta la Siria riducendola ad un terreno di morte e macerie. Le due ragazza sono costrette quindi ad abbandonare Damasco e scappare clandestinamente in Europa.

Sarah e Yusra intraprendono un viaggio incredibile e pericoloso. Partono nell’estate del 2015. Dalla Turchia raggiungono Lesbo su un gommone fatiscente insieme ad altre 20 persone. Il gommone inizia ad imbarcare acqua e non tutti sanno nuotare. Le due ragazze si gettano in mare e proseguono a nuoto. Rimangono in acqua per 3 ore salvando i compagni di viaggio dal naufragio. Arrivate in Europa, procedono a piedi o con mezzi di fortuna forniti da trafficanti di migranti, facendosi strada tra la Macedonia, la Serbia, l’Ungheria e poi finalmente la Germania. Il loro è un viaggio drammatico dove la morte è sempre dietro l’angolo.

A Berlino trovano accoglienza in un campo profughi e ricominciano ad allenarsi e a nuotare. Vengono allenate da Sven Spannekrebs e nel 2016 Yusra partecipa alle Olimpiadi di Rio, nella Squadra dei Rifugiati. Il film punta un proiettore sulle catastrofiche conseguenze della guerra e l’inutilità di quest’ultima. Attraverso l’implacabile speranza e la forza delle due protagoniste, viene messa in luce la disuguaglianza sociale che c’è tra la vita normale, cui siamo abituati, e la vita di migliaia di persone che non hanno avuto la fortuna di nascere in un paese sicuro e che la vita se la devono guadagnare con sacrifici e coraggio. Il film privilegia un linguaggio e uno stile narrativo capace di comunicare con le giovani generazioni.

Le attrici che interpretano le due protagoniste sono sorelle anche nella realtà e riescono quindi ad esprimere con molta naturalezza il loro legame indistruttibile. La delicata questione dei flussi migratori viene trattata insistendo molto sulla volontà di riscatto e di rivincita. La determinazione è alla base di tutto il loro percorso travagliato e ricco di emozioni, paure e sogni.

“Trova la tua corsia. Fai la tua gara”. 

Natalija Kimsevic