Al via la 19esima edizione del Premio Croce

Martedì 6 febbraio hanno avuto inizio le attività del “Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce 2024”, con la videoconferenza del Professor Nunzio Ruggiero, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Queste le sue parole sul filosofo abruzzese: “Grande italiano e grande europeo, Croce insegna ai giovani non da ultimo l’attualità della storia e l’importanza della razionalità per frenare il processo di fagocitazione delle qualità e delle aspirazioni umane da parte della tecnologia e dell’attuale minaccia dell’intelligenza artificiale”.

Come ogni anno, anche il Polo Liceale Raffaele Mattioli di Vasto partecipa attivamente al progetto, che ha come referenti le professoresse Teresa Pardi e Dina Iezzi. Sono 52 le giurie popolari provenienti da tutta Italia, di cui 40 scuole, due carceri e varie associazioni, che prenderanno parte alle attività culturali promosse dagli organizzatori.

Questo primo incontro ha avuto il fine di focalizzare l’attenzione sulla figura di Benedetto Croce, liberale, anti-positivista e antifascista a cui il Premio è intitolato. Abruzzese, nato a Pescasseroli (Aquila) nel 1866, frequenta il Collegio di Napoli e a 17 anni rimane orfano a causa di una forte scossa di terremoto. Presto i suoi interessi si focalizzano sulla filosofia, sull’etica e sulla critica letteraria, quando entra in contatto con l’opera di De Sanctis e, soprattutto, con quella di Hegel. Proprio l’avvicinamento all’idealismo favorisce l’incontro e l’amicizia con Giovanni Gentile, assieme al quale fonda la rivista “La Critica”, che s’impone come la voce del neoidealismo italiano. In seguito sarà forte il suo impegno in politica, fino a diventare, nel 1910, senatore del Regno d’Italia. Dopo l’omicidio Matteotti avviene la rottura con il Governo di Mussolini e scrive il “Manifesto degli intellettuali antifascisti”, che sancisce l’assunzione da parte di Croce del ruolo di “coscienza morale dell’antifascismo italiano” e di “filosofo della libertà”.

Tornando a quelle che sono le attività dell’iniziativa, le ha bene illustrate il responsabile dell’organizzazione e “anima” del Premio, Pasquale D’Alberto: il 1 marzo ci sarà il prossimo incontro in cui saranno rivelate le terne dei libri finalisti, nelle tre diverse sezioni di saggistica, letteratura giornalistica e narrativa. Successivamente alla presentazione dei libri, a ciascuna scuola sarà affidata una sezione alla quale dedicarsi. Nella stessa giornata ci sarà anche un convegno su Matteotti, figura legata, come già detto, a Benedetto Croce.

Il gruppo della giuria del Polo Liceale Mattioli, costituito da più di 40 studenti, leggerà i testi e si riunirà in diversi momenti di condivisione, confronto e discussione, per decidere il libro da votare. Il 24 maggio, a Popoli, si svolgerà l’incontro conclusivo di tutte le giurie popolari, durante il quale ognuna indicherà la sua scelta e la motivazione. Infine, a luglio saranno decretati i vincitori, in una cerimonia che si terrà a Pescasseroli, dopo il vaglio della giuria tecnica, presieduta dalla scrittrice Dacia Maraini. 

 

Angelo Di Biase