Gocce di luna si riverberano sul lago,
frammenti del cielo fosco cantano luce,
in uno scandir della notte ghiacciata,
che si insinua nell’animo di chi turbolento sospira.
Il dolce incanto della brezza celeste, eterea luce
ne eleva la mente,
gli occhi scrutar l’infinito non riescono,
finché schiusi rimangono.
Urlano le cicatrici del cielo in un trambusto che il mondo acceca.
E noi, che tanta compassione ostentiamo,
alla magia della vita rimaniamo estranei.
Danilo Guardabasso IV B Liceo Scientifico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)