• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Prosegue l’esperienza delle Olimpiadi della Lettura – Semifinali

Prosegue l’esperienza delle Olimpiadi della Lettura – Semifinali

Lunedì 3 giugno, l’Auditorium della nostra scuola ha ospitato le semifinali delle Olimpiadi della Lettura, vedendo impegnate le classi 1A e 1D. La classe 1D era stata selezionata tramite un lancio di moneta a causa di un pareggio di punteggio con la classe 1B. 

Le due classi, accompagnate rispettivamente dalla prof.ssa Alessandra Del Borrello, referente del progetto, e dalla prof.ssa Turchi (che ha sostituito la prof.ssa Pasquini), si sono sfidate rispondendo a quesiti sui tre libri già noti: “L’isola in via degli uccelli” di Uri Orlev, “Il barone rampante” di Italo Calvino e “Il mastino dei Baskerville” di Arthur Conan Doyle. 

Nella prova orale, la classe 1D ha ottenuto un significativo vantaggio con un punteggio di 4 a 1.

Nella fase scritta, in linea con la prova orale, la classe 1D ha prevalso con un punteggio di 7 a 4, raggiungendo un punteggio totale di 11 a 5 e guadagnando l’accesso alle finali di mercoledì 5 giugno contro la classe 1C.

Ricordiamo che il premio finale per la classe vincitrice della competizione consiste in un buono di 200 euro, gentilmente offerto dalla cartolibreria Universal, sponsor di questa attività

Prima di concludere, abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Corrado, alunno della classe 1A. 

Partiamo dalle basi: puoi raccontarci la tua esperienza generale durante le Olimpiadi della Lettura? Come ti sei sentito a partecipare a una competizione basata sui libri, che per molti può risultare inusuale? 

La prof.ssa Del Borrello ci ha accompagnato durante tutto l’anno scolastico, proponendoci questa attività fin dall’inizio. Tutta la classe ha accettato con entusiasmo. Abbiamo letto tre libri: “L’isola in via degli uccelli” di Uri Orlev, “Il barone rampante” di Italo Calvino e “Il mastino dei Baskerville” di Arthur Conan Doyle. Ogni mese e mezzo circa avevamo una scadenza per la consegna della lettura, il che ci manteneva attivi. Al termine di ogni lettura, la prof.ssa ci proponeva un compito e poi proseguivamo con il libro successivo. 

Nell’ultimo periodo ci siamo preparati in modo particolare, dividendo la classe in tre gruppi, ciascuno dedicato a uno dei tre libri. Partecipare è stato molto bello ed emozionante, perché non sai mai quali domande ti possono capitare. Va un po’ a fortuna: ci possono essere domande più semplici o più complicate, come si è visto durante la gara. È stato piacevole e interessante leggere libri di una certa importanza. “Il mastino dei Baskerville” è un giallo con una storia rilevante nel panorama dei romanzi gialli. “Il barone rampante”, che può piacere o meno, è un classico di Calvino, quindi un libro impegnativo ma anche molto bello. “L’isola in via degli uccelli” era un libro più semplice, ma comunque ogni libro ti insegna qualcosa e anche questo ha fatto la sua parte. 

Ci hai già spiegato come la prof.ssa vi abbia preparato come classe in vista della competizione, ma tu personalmente come lo hai fatto? Come hai approcciato la lettura dei libri in questione? 

Personalmente, sono il tipo di persona che odia sottolineare ed evidenziare i libri, quindi li ho letti come faccio normalmente. Sono abituato a leggere libri, è una mia passione, quindi sono già allenato. Appena avevo un attimo libero, leggevo un po’. Dopo aver letto una decina di capitoli, mi facevo un riassunto mentale per ricordare dove ero arrivato. Ho fatto così per tutti i libri. 

Vorrei sottolineare che non ho mai evidenziato o colorato i libri, a differenza di molti miei compagni che trovano utile questo metodo. Sono stili diversi; la lettura è personale e ognuno ha il proprio approccio. La prof.ssa all’inizio dell’anno ci aveva fatto scrivere un tema su questo argomento: la lettura non può essere imposta e il rapporto tra te e il libro è strettamente personale. 

A queste Olimpiadi si partecipa come squadra. Ti chiedo dunque: come hai vissuto la collaborazione con i tuoi compagni di classe durante questa competizione? 

È stato molto divertente, perché in ogni squadra c’è chi è più preparato, chi meno, e chi fa la battuta per sdrammatizzare, e meno male che c’è questo tipo di compagno! La collaborazione è stata bella perché si percepiva l’unità della classe. Nonostante la sconfitta, ci siamo divertiti. Che fosse per le bolle di sapone del “Barone rampante” o altro, ci siamo sostenuti a vicenda e questo ha reso l’esperienza positiva. 

Ancor prima di iniziare questa intervista mi ero permessa di fare una supposizione su di te, ovvero che già prima di questa competizione tu avessi un rapporto con la lettura. La domanda è: pensi che questo rapporto sia cambiato in seguito alla tua partecipazione a queste Olimpiadi e, se sì, in che modo? 

Di solito, quando mi assegnano libri da leggere per scuola, ho sempre qualche difficoltà. Un libro che mi viene imposto è sempre una sfida portarlo a termine, ma, come hai supposto bene, sono un ragazzo che ama leggere, soprattutto i classici. La lettura è fondamentale perché ti apre un mondo, ti allarga gli orizzonti e ti permette di sapere. Conoscendo più cose, si diventa liberi. Citando Dante, “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”, ed aveva ragione. Leggere, imparare e apprendere in qualsiasi modo, che sia con la lettura, andando a scuola, o facendo attività esterne, fa bene, ti aiuta, ti libera. Non è solo lo sport a smaltire l’ansia: anche leggere un libro, concedersi dieci minuti per riflettere, aiuta a smaltire ansie e paure. Io sono cresciuto con la lettura, amo leggere, e per me aver letto tanti libri significa avere una mente aperta e pronta a tutto, sempre curiosa e desiderosa di sapere di più. 

Le Olimpiadi della Lettura influenzeranno in parte le mie prossime letture. Dovendo ricordare un libro, come ho fatto per le Olimpiadi, voglio riprovarci. Voglio ricordare più dettagli, più particolari anche delle prossime letture che farò. Questo l’ho appreso semplicemente leggendo per le Olimpiadi. Anche nel caso in cui la lettura sia obbligata, ci sono vari modi per renderla più gradevole, attraverso audiolibri o libri in formato digitale. Non per forza, se la lettura risulta troppo pesante, bisogna farla nella maniera classica (anche se io preferisco comunque il cartaceo). 

Anelisse Stancila