Le erbe aromatiche – La lavanda

Il nome scientifico della lavanda è lavandula aungustifolia e fa parte della famiglia delle Lamiaceae.  

Le sue qualità organolettiche sono molteplici, in particolare: antispastiche, antinfiammatorie, antimicrobiche, sedative, ipocolesterolemizzanti. 

La lavanda ha origine dall’Europa mediterranea ma l’essenza più pregiata viene prodotta in Provenza, ricca regione del sud-est della Francia. 

In cosmetica è utile per calmare le irritazioni della pelle o dalle punture di insetti, adatta anche per chi ha pelle o capelli grassi, inoltre si possono creare ottimi infusi: basta raccogliere i fiori secchi in un sacchetto di tulle e lasciarlo di infusione per qualche minuto in acqua bollente. 

In cucina invece, viene utilizzata soprattutto per aromatizzare il pane o insaporire le carni bianche, il pesce, la frutta i dolci e anche il miele. Ogni preparazione diventa ancora più golosa e invitante se è arricchita con semi e fiori di lavanda. 

La lavanda ha un profumo avvolgente che rilassa sia la mente sia la pancia, profumo delicato persistente e forte. Ha un aspetto di un’erbacea, con una classica infiorescenza a spiga con fusti semplici e ramificati; i fiori, di un colore violaceo e profumatissimi, fanno la loro comparsa in estate.  

Il sapore della lavanda ricorda il rosmarino, mentre l’aroma dei fiori essiccati è molto intenso e tende a coprire gli altri sapori, con una nota speziata fresca e leggermente dolce.  

Alla lavanda è legato un mito dove si narra di una fata chiamata Lavandula, dagli occhi azzurri e capelli biondi. Un giorno decise di cambiare vita e cercare un nuovo posto dove abitare. Così prese un libro di paesaggi, e vide rappresentate le valli  della Provenza così aride e spoglie che si mise a piangere. Le sue lacrime macchiarono il foglio e si sparsero sul paesaggio. Da allora sulle terre deserte della Provenza iniziarono a nascere distese di profumati fiori blu 

 

                      D’ascenzo Giorgia Elena

Desiati Greta