E’ diventato naturale prendere il cellulare ed accedere ai nostri social media, subito dopo essersi svegliati. Scorrere su migliaia di post senza nemmeno prestare molta attenzione. Molti di noi preferirebbero ignorare i pericoli che si celano, proprio a causa della nostra dipendenza da essi.
Secondo un recente sondaggio, creato dal Royal Society for Public Health, nel Regno Unito, i social media sono stati descritti come più dipendenti delle sigarette e dell’alcol. Pur essendo una piattaforma magnifica, dove possiamo condividere informazioni e comunicare con persone provenienti da tutto il mondo, dobbiamo, tuttavia, ammettere i suoi pericoli.
Sempre secondo un sondaggio fatto sui teenager e i giovani adulti dal Royal Society for Public Heath e il Young Health Movement (YHM), ovvero il “Movimento per la Salute degli Giovani”, nel Regno Unito, Instagram è il social media più dannoso sulla nostra salute mentale. Questa piattaforma, dove è possibile condividere immagini, causa alti livelli di ansia e depressione. Promuove un atteggiamento di comparazione e disperazione, dove vediamo i possedimenti di qualcun altro e ci chiediamo perché non possiamo avere lo stesso.
Molto comuni sono i problemi legati alla privacy personale. Infatti, quando viene effettuata l’iscrizione a una di queste app, bisogna inserire dati personali che potrebbero essere facilmente rubati. Una volta diventati molto attivi, si possono scoprire le abitudini, la cronologia delle proprie ricerche e molto altro. Questo diventa particolarmente pericoloso quando persone sconosciute iniziano a interagire con te.
Circa il 91% di persone tra i 16-24 anni utilizzano internet per i social media e questo numero con il passare degli anni sta crescendo sempre di più. Vengono date via informazioni senza riflettere accuratamente o sapere le conseguenze che possono portare. Si entra così in un mondo completamente nuovo, fatto di giochi online e trend pericolosi, dove i ragazzi più giovani possono incoraggiarsi a vicenda per farne parte. Non a caso negli ultimi anni molti di questi trend si sono rivelati a essere addirittura mortali.
I social media perciò possono essere un posto oscuro e imprevedibile e anche essendo consapevoli, parzialmente o totalmente, di quello che c’è dietro, decidiamo comunque di non abbandonarli. Tutto questo perché abbiamo il timore di perderci qualcosa e di non stare al passo con gli altri.
Sabrina Zhu, 3ªB