L’educazione dei figli è certamente il campo in cui è più difficile accettare l’irriducibile discontinuità tra i nostri atti e il risultato. Il filosofo e psicoanalista Miguel Benasayag ha espresso un concetto molto complicato e sopratutto delicato che prende in causa sia i genitori che i loro figli. Io personalmente credo che, pur cercando di fare la cosa giusta, molti genitori fanno cose sbagliate che li portano a danneggiare i loro figli a vita. Questi errori vengono spesso fatti nell’ambito dell’educazione partendo dall’età più tenera fino alla scelta della carriera futura. Un figlio è pesantemente influenzato dalla figura genitoriale sin dalla nascita; tutto ciò che fa lo fa proprio partendo dagli insegnamenti che gli vengono impartiti da piccolo, persino il carattere è influenzato dalle figure genitoriali, e quando si parla di educazione l’argomento diventa sempre più delicato. Prendiamo ad esempio anche solo la scelta dell’asilo: persino quella influirà moltissimo sul bambino, come anche la scelta di far fare o meno la primina ai propri figli. Quella decisione può determinare gran parte della loro vita in futuro. Io sinceramente sono convinta che purtroppo il più grande errore viene commesso durante il periodo fra le medie e il liceo, poiché moltissimi genitori non lasciano libera scelta ai figli poiché convinti che prenderanno quella da loro giudicata come “sbagliata”, e cercheranno invece di spedire i figli nella direzione che loro sono convinti sia più giusta. Chiaramente tutto ciò che un genitore fa lo fa in buona fede e per ,diciamo così, proteggere il proprio bambino da ciò che gli cela il futuro, ma allo stesso tempo io sono convinta che a volte un genitore dovrebbe solo provare ad ascoltare e capire le ragioni del figlio così da riuscire pian piano a lasciarlo libero di fare le proprie scelte. Essere genitore è una delle cose più difficili al mondo, è un lavoro a tempo piano ed è perfettamente normale commettere degli errori nel percorso; la stessa scelta di essere genitori non dovrebbe essere presa alla leggera, ma anzi discussa per un lungo lasso di tempo poiché non si parla più semplicemente della propria vita, ma anche della vita di un piccolo essere umano che dipenderà da voi per molto tempo ancora prima di essere autonomo. Ciò che un genitore deve prendere in considerazione è che gran parte dell’educazione di un figlio non avviene nell’ambiente scolastico ma proprio dentro le mura di casa, dove loro sono gli insegnati, e tutto ciò che fanno viene posto sotto stretta osservazione e determinerà il futuro dei loro figli. Un genitore dovrebbe prestare grande attenzione, in particolare, quando i figli sono molto piccoli poiché per esempio assistere a scenate di urla o addirittura violente potrebbe portare il bambino a credere che sono dei comportamenti normali e magari trovarsi da più grande ad avere gli stessi atteggiamenti. Un genitore per un figlio deve essere come un insegnate di vita e, se non ha la possibilità di essere presente e crescere un figlio come si deve, a mio parere, non è fatto per essere genitore. Ogni bambino tende a scegliere i propri genitori come modelli da imitare, e a cui credere qualsiasi cosa dicano senza mai dubitarne ed è proprio per questo che un genitore deve mantenere una condotta rispettosa e cercare sempre di essere un modello positivo. In conclusione credo che come accennavo prima, ognuno ha diritto alla sua quantità di errori ma fino a che non sfocino in influenze negative e permanenti verso i loro figli. Inoltre credo anche che un genitore dovrebbe capire quando farsi da parte e lasciare il figlio libero di essere se stesso e sopratutto di fare ciò che crede più giusto anche magari commettendo errori poiché è proprio così che si impara e si riesce a trovare se stessi. A mio parere, ogni genitore ha tutte le potenzialità per essere un buon genitore ed instaurare un bel rapporto con i propri figli ma, come prima cosa, deve capire come essere un genitore e ,sopratutto, come rendersi presente e partecipe per un figlio, poiché senza una figura genitoriale presente ed accogliente un figlio non potrà far altro che sentirsi solo e senza nessuno a cui essere legato come solo un figlio ed un genitore possono essere legati.
Sofia Calcagni, IIIC