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Uno dei problemi della sanità : il sovraffollamento nei Prontosoccorsi

Il Servizio Sanitario Nazionale Italiano, negli ultimi decenni è sempre al centro di aspre e dure polemiche per le sue disfunzioni e carenze e questo non è positivo per uno Stato moderno ed efficiente.

Nell’Articolo 32 della Costituzione Italiana viene ribadita la garanzia del diritto alla salute di tutti i cittadini, ma in questi ultimi anni si apprendono dai “mass media” numerosi casi di decesso per le strutture sanitarie che risultano inadeguate o per interventi assistenziali urgenti effettuati in ritardo; infatti è capitato molte volte che persone che dovevano essere ricoverate per problemi di salute urgenti, siano state respinte per mancanza di posto in ospedale.

I ritardi nei soccorsi o nell’eseguire interventi importanti per mancanza di strumenti essenziali, le inadeguatezze strutturali, in alcuni casi hanno provocato casi di decesso, a questo si associa anche la pessima gestione degli enti pubblici e il degrado dei servizi sociali più importanti.

Il Servizio Sanitario Nazionale è uno dei più importanti servizi sociali, poiché è quello della tutela della salute di tutti i cittadini, ma appare sempre più evidente che non sia in grado di assolvere alla sua essenziale funzione.

Il cittadino, in questo momento, non ha la concreta sicurezza di poter contare su un’efficace assistenza ospedaliera, poiché percepisce l’assistenza come qualcosa di frammentato, non si sente accettato, non si sente preso in considerazione completamente, a volte teme di essere trattato come cavia o ha paura di essere ricoverato in ambienti con precarie condizioni igieniche, o di trovarsi innanzi ad una lunga lista di attesa per operazioni chirurgiche anche urgenti.

Nonostante il quadro sopra esposto sia preoccupante, la nostra legislazione non sembra di cercare a porre rimedio con miglioramenti e o adeguamenti, lasciando nella grande confusione il servizio sanitario.

Vi sono casi in cui vengono dichiarati i numerosi sprechi nella sanità e che l’unico modo per cercare di arginarli o sopprimerli è privatizzare molti settori del servizio sanitario, poiché il costo complessivo degli sprechi comunque ricade sulla collettività e ciò aumenta di anno in anno.

La privatizzazione del servizio sanitario sottometterebbe il delicato settore della sanità alle leggi di mercato, escludendo però tante fasce di cittadini, soprattutto con redditi da lavoro dipendente, dall’assistenza pubblica che dovrebbe essere garantita.

La reale possibilità per ridare efficienza al sistema sanitario italiano è possibile solo se avviene una riforma radicale di tutto il sistema di servizi pubblici che, senza necessariamente essere privatizzati, dovrebbero essere piuttosto gestiti diversamente, in modo cioè più responsabile e più razionale

STEPHANIE CRISCUOLO III°B INFORMATICO