ESPLORIAMO IL CUORE DELLA MUSICA!

Andando avanti negli anni la musica, come ogni altra cosa di tale importanza e valore, sta cambiando, assumendo molteplici forme, ritmi, effetti sonori e vocali. Ma prima di andare a ballare in discoteca con musiche scatenate, cerchiamo di capire meglio com’era questa arte straordinaria.

Prima la musica poteva essere definita profana, colta, sacra, poteva avere caratteristiche che molto diverse a seconda dell’uso a cui era destinata. La musica classica più vicina a noi e che più ha influenzato quella moderna e che meglio possiamo capire si sviluppa soprattutto nel contesto della cultura occidentale a partire dal 1700 fino alla fine del 1800. E’ stata per secoli una grande passione per molti, che hanno dedicato la loro intera vita a preludi, sonate, composizioni per musica da camera ed orchestra. I maggiori esponenti furono Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig Van Beethoven, Johann Sebastian Bach, Fryderyk Chopin, Franz Liszt e molti altri.

Le composizioni di questi grandi artisti partivano dal nulla, a volte semplicemente dal loro stato d’animo o da un sentimento che volevano esprimere e soprattutto da come lo volevano esprimere. Si affollavano così sempre più note sullo spartito ed informazioni su come suonarla, a che velocità e soprattutto con quanta forza nelle dita. Il pianoforte (chiamato all’epoca anche fortepiano) è stato uno dei principali strumenti per la composizione di sonate tra il 1700 ed il 1800, esso ha acceso la curiosità di molte persone e ha entusiasmato neofiti ed emulatori. Altri strumenti fondamentali furono il contrabbasso, violoncello, viola, violino, arpa, clavicembalo e clarinetto.

Vi porterò un esempio molto importante ora, ossia il compositore e direttore d’orchestra Franz Liszt: essendo uno dei maggiori esponenti del classicismo, è stato uno di quei compositori che ha stimolato molte persone ad ascoltarlo mentre suonava il suo pianoforte! C’è stato un periodo del 1800 nel quale si pensava che esistesse una forma di dipendenza da questo compositore talmente forte che gli diedero un nome: la Lisztomania. Molte persone ai suoi concerti di solo piano svenivano letteralmente dalla forte emozione e soprattutto dalla complessità del suo modo di suonare e di spostarsi sulla tastiera. Egli rivoluzionò moltissimo la tecnica pianistica. Insomma, per lui le persone morivano letteralmente! Conobbe anche molto bene Fryderyk Chopin. Le sue composizioni più importanti furono Rapsodie Ungheresi, Totentanz, Anni di pellegrinaggio, Orpheus, Trascendental Etudè, Valse Impromptu ecc..

Queste persone hanno lasciato talmente tanto il segno che sono ancora ricordate e le loro opere continuamente eseguite! Abbiamo ancora tutti gli spartiti originali prontissimi per essere suonati e chi lo sa per quanto tempo ancora, forse proprio per sempre.


di Chiara Salvatori 3 B Informatico