Le lectures a Roma

Il giorno 31 ottobre 2016 lo scrittore Alessandro Baricco ha coinvolto il pubblico in un viaggio nel quadro “La deposizione” di Van Der Wayde, portando al teatro dell’opera a Roma le Mantova Lectures.
Il quadro attualmente si trova al museo national del Prado, in Spagna. Risalente al 1434, di tema religioso e appartenente alla famiglia delle deposizioni, tema che ha inspirato centinaia di artisti nella storia dell’arte è considerato uno dei capolavori dell’artista fiammingo.
“Di tutte le bellezze, per me, quella dei quadri è la più ostica.”
Introduce così, Baricco, la terza serata delle Mantova Lectures a Roma.
Narrando uno dei viaggi che, racconta lo scrittore, prende forma nella sua mente, Baricco ha affascinato ogni persona seduta in sala quella sera in quel teatro, camminando su e giù per quel palco mentre descriveva, con la passione negli occhi, minuziosamente, ogni dettaglio di quel quadro.
In questa sua piccola ossessione, il concetto di felicità e la deposizione sembrano dipendere l’uno dall’altro.
“I quadri sono specchi. Quando li vado a stanare percorro anche lunghi sentieri dentro di loro. Sono sentieri molto lunghi che arrivano al cuore della loro bellezza, e in parte, io ho questa impressione, diventano sentieri che non sono più dentro il quadro, non sono più sentieri dove lui è fatto in un certo modo, ma sono sentieri dove tu sei fatto in un certo modo. Non tanto io, ma noi umani.
Rispecchiano qualcosa su cui non abbiamo il controllo completo, e quello che cerchiamo, quando cerchiamo proprio il cuore della loro bellezza, in realtà è qualcosa che lo specchio restituisce, che noi non sappiamo di avere addosso. E si può camminare anche per lungo tempo.
Credo che la deposizione sia il massimo punto di debolezza di Dio.”
Baricco riesce a racchiudere in una singola serata un perfetto collegamento del quadro con le nozze di Figaro, ‘deposizione’ di Mozart’ in cui tutti gli umani, nessuno escluso, sono mossi dal desiderio, quasi una specie di febbre, nel volere l’altro, e il concetto di felicità, che contiene il tutto.

 
di Nicoletta Blasi
3F