Astrosamantha – La donna dei record nello spazio

di Gianmaria Parisi (ISISS A. Giordano, Venafro)

L’1 e il 2 marzo è uscito in oltre 120 sale il Film  Astrosamantha – prodotto da Morol e distribuito da Officine UBU. La voce narrante del film è stata affidata a un grande attore e doppiatore come Giancarlo Giannini, mentre la regia è di Gianluca Cerasola. Astrosamantha è stato il primo docu-film sulla vita e le gesta di un astronauta pensato e destinato al grande schermo.
La Cristoforetti in collegamento Skype ha risposto in modo diretto alle varie curiosità dei presenti in sala.

In particolare sono emerse le curiosità a riguardo del suo ritorno sulla Terra e il relativo recupero. Anche in questa circostanza, seppur provata, Samantha non ha perso il suo sorriso, la sua sincera propensione al comunicare, condividere con il prossimo. In fondo si è solo spostata da un luogo a un altro. Per esattezza, dal suo punto di vista, da una casa a un’altra.

Astrosamantha – La donna dei record nello spazio ; il documentario di Gianluca Cerasola, prova a descrivere il percorso di tre anni di preparazione dell’astronauta Samantha Cristoforetti. Tre anni di dura preparazione fisica e mentale che le hanno permesso di diventare la prima donna italiana ad andare nello spazio e di ottenere il primato europeo femminile di permanenza nello spazio, 200 giorni. Ci si sposta con lei attraverso i continenti, le varie agenzie spaziali – europea (ESA), americana (NASA) e russa (Roscosmos) – e i centri aerospaziali come Star City nei dintorni di Mosca o il Johnson Space Center di Houston fino al lancio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan. Luoghi fino a qualche anno fa segretissimi e ripresi in molti casi per la prima volta da telecamere civili. Gli intensi allenamenti sott’acqua per simulare l’assenza di gravità, la tradizione russa della visita-omaggio prima della partenza alla tomba di Yuri Gagarin, il rapporto con gli altri astronauti o il “pranzo della domenica” in orbita presentato da un altro celebre astronauta italiano, Luca Parmitano. Sono tanti i momenti privati, unici e al tempo stesso interessanti e divulgativi presenti nel documentario