Self-pubblishing

E’ ormai diffuso in tutto il mondo il fenomeno del self-pubblishing, cioè auto pubblicazione, che vede i protagonisti autori indipendenti, che decidono di cimentarsi nel mondo della scrittura e della pubblicazione senza l’evento delle case editrici, tutto tramite il web e i social network. Per spiegarci meglio il fenomeno del self, che ha sempre più importanza in tutto il mondo, abbiamo deciso di intervistare Irene Colabianchi, un’autrice self di soli diciassettte anni, che ha già pubblicato quattro libri sulle piattaforme digitali di lettura.

 

1.Com’è nata questa tua passione?

E’ nata che avevo circa 14 anni, mi trovavo in vacanza al mare da una mia amica.Entrambe abbiamo la passione per la lettura, io volevo cercare un modo alternativo ai libri per evadere dalla realtà: la mia passione è nata perchèvvolevo crearmi un mondo tutto mio, dove poter decidere io le vicende della storia.

2. Come e quando ti sei accorta di essere una scrittrice?

Mi sono accorta di essere una scrittrice quando ho avuto il coraggio di far leggere i miei scritti a mia madre e ai miei amici.

3.Che tipo di scrittore sei?

Scrivo libri di genere fantasy-romance, paranormal romance e storie d’amore.

4. A cosa ti ispiri quando scrivi?

Mi ispiro a tutto ciò che mi circonda, alle mie avventure quotidiane e alle storie e confessioni dei miei amici e della mia famiglia. Mi ispiro anche a dei film, libri e racconti.

5. Tra i libri che hai scritto qual è il tuo preferito? Perchè?

Sinceramente non ho una preferenza, perche ogni libro è una nuova avventura, nuove emozioni, anche un nuovo traguardo che raggiungo. I libri che scrivo sono tutti una piccola parte di me, che condivido con gli altri. Non ho nessuna preferenza anche perchè i libri che scrivo sono come degli amici molto cari e non potrei mai fare differenza, perchè sarebbe come rifiutare una di loro.

6. Pubblichi i tuoi libri senza un editore, quindi hai scelto l’autopubblicazione. In cosa consiste per te il self-pubblishing?

Il mondo degli editori è molto vario e difficile da affrontare. Avevo inviato un manoscritto a delle case editrici, ma dopo un anno non avevo ancora ottenuto risposta. Grazie all’aiuto di mio padre, ho scoperto il mondo del self e ho deciso di buttarmi senza pensarci due volte.

7. Cosa vuol dire per te pubblicare su una piattaforma online? Quali sono le tue sensazioni quando vedi il tuo libro in vendita?

Pubblicare, per me, vuol dire mettermi in gioco, correndo anche il rischio che la mia storia non venga apprezata. C’è sempre un pò di ansia, di speranza, soprattutto, ma è di più la felicità e l’entusiasmo di aver realizzato un sogno nel cassetto.

8. Ti trovi bene nel mondo dell’editoria autonoma?

Si, mi trovo bene. Ho pubbblicato quattto libri sul web, tutti questi libri mi hanno dato delle soddisfazioni molto grandi, poichè in tanti hanno apprezzato le mie opere e si sono appassionati alla storia.

9. Hai mai avuto paura che qualcosaa potesse andare storto?

Si ho avuto paura, soprattutto al primo libro che ho pubblicato perchè era una cosa nuova per me e ancora non mi ero ben emidesimata nella figura dello scrittore emergente.

10. Cosa consiglieresti a una persona che come te ha la passione della scrittura e vuole mettersi in gioco?

Io consiglio di provare, sempre. Anche se qualcosa dovesse andare storto, a tal punto da gettarti nel panico o nella paura, puoi pur sempre fare un passo indietro, rivedere ciò che hai scritto e agire nuovamente, cambiando tattica.

 

 

Jenny Alimojaned

Liceo Artistico Ripetta

Sede Pinturicchio