27 gennaio: una poesia per la memoria.

UN FUTURO SENZA TORMENTI

 

Un periodo pieno di terrore,

senza un briciolo d’amore,

c’è chi vive e c’è chi muore:

è una danza dell’orrore.

 

Tante persone innocenti

considerate trasparenti,

dal dominio delle menti

che le vedono perdenti.

 

Erano troppi i corpi ammassati

che venivano anche bruciati,

il  dolore per la morte degli amati

li rendeva per sempre segnati.

 

Quel denso fumo nero

che in cielo si espandeva,

tanta paura incuteva.

Purtroppo era tutto vero!

 

Quando i Russi arrivarono,

senza esitazione,

presero il comando della situazione

e i sopravvissuti liberarono.

 

Quel giorno rimarrà nelle nostre menti

per ricordare quegli orribili momenti

ed essere coscienti

che la pace è sempre dei vincenti

 

e l’amore tra le genti

è il futuro senza tormenti.

 

 

Classe II A