Ave Roma, 2770 anni di storia e non accorgersene

21,22 e 23 aprile. Giorni di festa per i cittadini romani che festeggiano il 2770° anno dalla nascita di questa bella signora: Roma. L’intera città riunita nei luoghi in cui tutto cominciò, quei luoghi in cui gli antichi romani si riunivano quotidianamente o per occasioni festive. Luoghi come il Colosseo, Circo Massimo, il Foro Romano, la Domus Aurea. Non bastano più le parole per poter lodare e festeggiare il ‘caput mundi’, c’è bisogno di riviverla, respirarne il sangue versato dai gladiatori, toccare con mani le pietre calpestate dalla bighe, udire le grida della plebe in estasi.
44 appuntamenti tra visite, laboratori nei musei e parate, tutto all’insegna di questi festeggiamenti. 21 aprile: per l’apertura dei festeggiamenti accesso gratuito per tutti i musei civili e aree archeologiche, ma non solo… rappresentazioni presso il Circo Massimo, giochi dell’antica Roma per i più piccoli e incontri con scrittori per i più grandi. E ancora giochi e rappresentazioni per la giornata successiva, con l’aggiunta della coinvolgente rievocazione del ‘tracciato del solco’, cerimonia della palilia e tanti altri passatempi per coloro che sono consapevoli della bellezza del luogo in cui vivono e dei segreti che cela.
Ma è la chiusura dei festeggiamenti ad essere il momento più coinvolgente di questo viaggio nel tempo. L’essenza stessa dell’impero romano viene ricordata ai presenti. Un vero viaggio nel tempo, in cui chi vi parte non vuole più farne ritorno. È proprio la giornata del 23 aprile ad aver colpito nel segno. Meravigliose rievocazioni a partire dal corteo storico, assidua tradizione in cui vengono mostrati al mondo nel loro splendore gli abiti di quei tempi passati, le armature dei soldati, i gladi dei guerrieri dell’Anfiteatro Flavio, gli abiti e i gioielli indossati dalle patrizie.
Alla partenza del corteo storico di media giornata segue la celebre deposizione di una corona di alloro alla statua dell’imperatore Traiano su via dei fori imperiali e il saluto e la benedizione dell’imperatore Adriano ai sudditi dell’impero in piazza del Campidoglio. Nel primo pomeriggio hanno inizio le tanto attese esibizioni del gruppo storico romano, in cui gladiatori, barbari e soldati romani si scontrano a duello per dimostrare a tutti il loro valore.
Per concludere i festeggiamenti nel modo migliore ed imprimere quei giorni per sempre nella memoria di chi vi ha assistito, la ricostruzione della battaglia delle legioni romane nella conquista della Dacia in area esibizioni, il Circo Massimo. La polvere sollevata, il rumore dei gladi che si scontrano con gli scudi, gli elmi che coprono i visi, le danzatrici, rendono magica l’atmosfera, facendo credere per un momento che il tempo si sia fermato, per una volta ancora, a 2770 anni prima e dimenticare di essere nel 2017.
Il tutto per non perdere la memoria di chi siamo, da chi e da dove veniamo, che luogo ricco di storia e dignità ci ospita. Se si ascolta in silenzio il Colosseo di notte, sotto le stelle, si può sentire un sussurro provenire dal suo interno che dice “Atque in perpetuum, Roma, ave atque vale”.

Rebecca Pisani
IV A classico
Liceo Plauto