FOLIGNO, MORTO PER ERRORE DEI MEDICI

Cinquantenne muore per soccorso inadeguato in ambulanza ed errata prescrizione di farmaci

Inizialmente si pensava si trattasse di un’influenza più forte del normale, nonostante fosse durata circa due settimane, quando il signor Giulio, appena cinquantenne, ha perso la vita all’ospedale di Foligno, in provincia di Perugia, la mattina del 18 aprile scorso. Dopo una prima settimana in cui l’uomo ha cominciato ad accusare perdite di memoria che seguivano picchi di febbre tra i 39 e i 40 gradi, nel corso della seconda settimana il cinquantenne ha lamentato dolori fortissimi alle articolazioni, simili a crampi, che per due o tre giorni gli hanno impedito di usare le mani e di camminare normalmente senza l’aiuto delle stampelle. La situazione è peggiorata al punto che l’uomo non è più riuscito ad alzarsi dal letto. A quel punto la moglie Maria ha deciso di farlo visitare da un dottore, non essendo riuscita a parlare con il suo medico di fiducia, motivo per cui aveva deciso di aspettare fino a quel momento. A seguito della visita il medico ha deciso immediatamente di prescrivere al paziente diverse dosi di potassio, credendo che il problema fosse il basso valore del sale minerale. Diagnosi rivelatasi in seguito errata, perché proprio gli elevati valori di potassio hanno causato all’uomo un forte stato di malessere a cui è seguito un malore. Svenendo, il cinquantenne ha colpito molto violentemente la testa contro il pavimento mentre cercava di prendere lo stesso farmaco che stava facendo aggravare il suo stato di salute. Accorgendosi che l’uomo non respirava più, la moglie ha chiamato subito il 112. Dopo l’intervento di primo soccorso e le diverse manovre per favorire la respirazione, l’uomo è stato portato all’ospedale di Foligno, dove invece di controllare le sue condizioni cardiache, i medici di turno hanno preferito accertarsi che il paziente non avesse subito alcun danno alla testa. Ma proprio nel lasso di tempo delle tre o quattro ore successive, l’uomo ha avuto nuovamente problemi respiratori, preceduti da forti dolori al petto. L’uomo è stato colto da infarto causato, si sarebbe scoperto solo più tardi, dagli alti valori di potassio. Quando i medici hanno capito quanto stava accadendo non c’era più nulla che da fare. Federica Traballoni 4° A classico Liceo Plauto